World Kiss Day 2018. Inno ad uno dei gesti d’amore universali: il bacio.
Passionale, torrido, romantico, dolce. Oppure finto, ipocrita. Addirittura traditore. Dietro un bacio non c’è solo il lavoro di 35 muscoli facciali, ma anche molta storia della letteratura e del cinema.
Il bacio, che assieme all’abbraccio è uno dei gesti universali d’amore, ha ispirato opere immortali dalla scultura di Rodin ispirata al Paolo e Francesca di Dante, al dipinto di Klimt, e per citare le icone o ancora l’opera teatrale di Edmond Rostand, ”Cyrano de Bergerac”, con la celebre frase: “Che cos’è mai un bacio? Un apostrofo rosa tra le parole t’amo”.
Come nasce questa festività?
Oggi, 6 luglio, si celebra il World Kiss Day, la Giornata Mondiale del Bacio, festa nata in Gran Bretagna nel 1990, ma presto diffusasi in tutto il mondo, nasce con l’obiettivo di ricordare quanto possa essere importante un bacio: gesto terreno e sacrale al tempo stesso, tra i più universali del comportamento umano, esso addensa uno spettro straordinariamente ampio di significati.
Nell’Ottocento, il secolo delle buone maniere, nasce poi il “galateo dei baci”:
- non ci si bacia per strada o in pubblico;
- le ragazze non devono mai baciare per prime;
- una ragazza per bene si lascia baciare sulla fronte da una persona più anziana, ma non ricambia il bacio a meno che non ci sia molta intimità.
Il proibizionismo potenzia la componente erotica del bacio sulle labbra, che diventa strumento privilegiato della schermaglia amorosa.
Giungiamo così alle soglie del Novecento, indiscusso protagonista della rivoluzione dei costumi. La sessualità non è più un tabù, il bacio diviene libera espressione dell’amore per un’intera generazione che inneggia all’amore libero come libera espressione del sé.
Il bacio diviene un gesto di protesta, un atto di rottura verso la morale conservatrice e perbenista. Scemato anche il fermento degli anni ’60, il bacio diviene in Occidente una prassi abituale. Nasce persino la “filematologia”, la scienza che ha come oggetto di studio il bacio nei suoi vari aspetti.
Ma intellettuali e sociologi iniziano a sostenere che la contemporaneità stia svilendo il significato profondo del bacio:
“Il bacio sulla bocca che nelle fiabe era un gesto magico e nella storia è stato sempre considerato il simbolo dell’amore puro, oggi non vale più nulla. È un atto commerciale che ha perso il suo valore simbolico”.
Così Franco Ricordi, autore del libro Filosofia del bacio, ha commentato il significato di questo gesto. E continua:
“Il bacio è uno dei più grandi atti di libertà dell’essere che ha avuto significati differenti nella storia. […] È lo specchio della società e oggi rappresenta il nichilismo spettacolare in cui viviamo”.
Ma questa giornata si festeggia anche come azione di protesta contro le proibizioni e i divieti che esistono in alcuni Paesi che impediscono manifestazioni di affetto in pubblico. Per esempio, a differenza dell’Occidente dove il bacio è legato al semplice saluto, all’amore, all’affetto, alla simpatia o a sentimenti di gratitudine, gioia e dolore, in Cina e in Giappone si salutano con un inchino, poiché per loro il bacio in pubblico è mal visto, mentre in Malesia o a Dubai è addirittura vietato per legge baciarsi in luoghi pubblici.
Ma noi occidentali, non abbiamo scuse… It’s the Kiss Day!