Chiudere i negozi la domenica vi renderà felici?
Puntuale come un orologio svizzero, ritorna il dibattito sulla necessità (o meno) di chiudere i centri commerciali, ed altre attività analoghe, durante i giorni festivi.
Ovviamente, il tema è di primaria importanza nelle agende della politica. A quanto pare, il grande cruccio italiano riguarda cosa fare la domenica.
Partendo dal presupposto che nessuno desidera che i commessi facciano turni massacranti 24/7 sottopagati (anche se questa è la percezione causata da eccezioni e non da regole).
Premesso inoltre che tutti, o quasi, preferiscono passare il loro tempo in maniera diversa.
Ricordando che il mondo è cambiato negli ultimi 20 anni.
Ragioniamo e cerchiamo di rispondere alla fatidica domanda.
È giusto chiudere i centri commerciali la domenica?
A titolo personale direi di no per alcuni motivi che vi elencherò:
- le esigenze di flessibilità lavorativa, hanno stravolto gli orari di molti, mentre alcune categorie orari “strani” li hanno sempre avuti. Bisogna andare incontro anche alle loro necessità visto che non stiamo parlando di piccole fasce di popolazione;
- molti lavoratori del settore, quelli silenziosi, sono contenti di fare turni festivi dal momento che si tratta di giovani che si devono ancora inserire nel mondo del lavoro, di studenti universitari, di chi vuole arrotondare ecc;
- il mercato ha esigenze sempre più specifiche, ignorarle per il motto “Vent’anni fa si stava meglio!!!” è stupido oltre che dannoso per l’economia;
- la fidelizzazione del cliente è l’arma vincente in un mondo sempre più competitivo;
Vorrei spiegarvi l’ultimo punto con un esempio personale.
Io, purtroppo, sono un fumatore. Una giorno passai davanti ad un negozio di sigarette elettroniche, incuriosito vi entrai, comprai una e-cig e il relativo liquido. A volte, nei mesi successivi, mi capitava di passare davanti allo stesso negozio e trovarlo chiuso. Trovai un altro fornitore molto velocemente ed abbandonai il primo.
Avessi sempre trovato aperto, mai avrei abbandonato il primo venditore. Però mi sono fidelizzato ora con un concorrente.
Funziona così con qualsiasi negozio e qualsiasi prodotto. Nel momento in cui si scopre che la Pepsi è buona uguale alla Coca-Cola, possiamo passare a questa. La sopravvivenza stessa della Coca-Cola si basa sul essere sempre presente sugli scaffali, sul non farci nemmeno assaggiare la rivale.
Capite che in un mondo dove esiste l’e-commerce, la concorrenza è presente 365 l’anno?
Ecco perché i negozi devono rimanere aperti il più possibile, dando ovviamente tutte le garanzie, le tutele e il giusto compenso ai propri dipendenti.
Per lo stesso motivo potevi anche prendere più liquido.
Probabilmente non è legato alla chiusura il cambiamento di fornitore ma ad altri motivi.
sni. Vedi come consumatore, preferisco avere i miei ritmi ed i miei orari.
Le regole, la puntalità sono fattori decisivi alla fidelizzazione.