Il nostro organismo lo potremmo paragonare ad una macchina, e come tutte le macchine per andare bene ha bisogno di carburante: il nostro carburante è il cibo, che ci fornisce tutto quello di cui abbiamo bisogno.
Carboidrati, proteine, vitamine, sali minerali: tante molecole diverse, ma che tutte insieme contribuiscono ad un buon mantenimento del nostro organismo; tuttavia non sempre riusciamo ad acquisire la giusta quantità di nutrienti, soprattutto di vitamine e sali minerali (le “cinque porzioni di frutta e verdura al giorno” raccomandate dai nutrizionisti, per intenderci), le quali possono derivare da a stili alimentari errati, vedasi vegani, gravidanza e aumento di folati e b12: in questi casi spesso si ricorre all’utilizzo di integratori alimentari per colmare tali mancanze nutrizionali.
Ne esistono vari tipi ma oggi in particolare focalizzeremo la nostra attenzione sugli integratori multi-vitaminici, che sono senza dubbio i più comuni. Ma partiamo con ordine.
Cosa sono esattamente gli integratori?
Un integratore, come dice il nome stesso, ha il compito principale di “integrare”, cioè aggiungere un qualcosa che manca.
Nel nostro caso specifico, quello alimentare, gli integratori aiutano il nostro corpo a rifornirsi di alcune sostanze, in particolare vitamine e sali minerali, che tendiamo spesso a non assumere in quantità sufficiente.
Questo può accadere per diversi motivi: dieta disordinata, caldo eccessivo, stanchezza generale legata a periodi di particolare stress; in ogni caso, una carenza può avere numerose conseguenze a livello fisico: prima fra tutte una maggior esposizione del nostro organismo ad infezioni e malattie.
Poi vi sono particolari fasi della nostra vita in cui l’integrazione è necessaria, come l’allattamento, la gravidanza, il periodo premestruale.
A questo va aggiunto l’uso degli integratori in circostanze specifiche, come una dieta o un periodo di intensa attività sportiva.
Proprio perché le circostanze in cui possono essere usate sono diverse, esistono diversi tipi di integratori: salini, tonici e multivitaminici.
In ogni caso è consigliato il consulto di un medico o di un nutrizionista di fiducia, che conosce anche la nostra dieta e sa quali indicazioni darci per scegliere il prodotto che faccia al caso nostro; inoltre gli integratori vanno usati con intelligenza e soprattutto seguendo una dieta sana ed equilibrata.
Che differenze ci sono tra questi tipi di integratori?
Gli integratori salini sono costituiti principalmente, come dice anche il nome stesso, da sali minerali, che possono andare persi quando sudiamo o dopo un’intensa attività fisica oppure in caso di vomito o diarrea; questi tipi d’integratori sono caratterizzati da un’elevata percentuale di potassio e magnesio, indispensabili per alcune funzioni importanti del nostro corpo quali:
- la regolazione del metabolismo,
- il mantenimento di un buon livello di pressione,
- il mantenimento di un buon stato d’idratazione.
Gli integratori tonici, oltre a vitamine e sali minerali (in particolare potassio, magnesio, ma anche ferro) contengono amminoacidi, come l’arginina, importante per l’afflusso di sangue ai muscoli e al cuore.
Sono il tipo d’integratore più utilizzato quando ci mancano le energie in seguito ai cambi di stagione o a periodi di eccessivo carico di lavoro, ma sono indicati anche durante una convalescenza.
Poi ci sono gli integratori multivitaminici, i più utilizzati, (in Europa e negli Stati Uniti i consumatori sono più del 50%, circa il 75% in Italia).
Come dice il nome stesso, questo tipo d’integratori contengono vitamine e sali minerali, principalmente vitamine A, B1, B2, B3 (niacina), B6, B9 (acido folico), C, D ed E, carotene, calcio, ferro, zinco, magnesio e selenio.
Si ricorre spesso agli integratori multivitaminici quando una dieta disordinata o periodi di forte stress non permettono l’assunzione dei nutrienti necessari.
La maggior parte degli integratori in commercio, che vengono considerati “migliori” perchè contengono numerose vitamine, in realtà non sono esattamente quello che sembrano.
Infatti, in molti casi, gli integratori multivitaminici “naturali” di naturale hanno ben poco, ossia all’incirca il 5%, mentre il restante 95% è costituito da componenti artificiali o da zuccheri (soprattutto fruttosio); in altri casi le vitamine contenute all’interno non sono di origine naturale, bensì sintetica.
In particolare, uno studio [1] ha evidenziato come queste forme sintetiche non hanno alcun ruolo nella prevenzione di alcune patologie, in maniera particolare delle malattie cardiovascolari.
Bisogna ricordare che gli integratori alimentari sono in effetti fonti concentrate di nutrienti o di altre sostanze che servono solo a integrare e non sostituire la normale dieta, e che la scelta delle sostanze nutritive che devono essere “integrate” va fatta possibilmente previo consulto medico.
Inoltre è opportuno optare per integratori di origine completamente naturale, ottenuti da materie prime di origine biologica, soprattutto se queste vengono lavorate “a freddo”.
Integratori multivitaminici naturali: alcuni esempi
1) Polline d’api
È considerato uno degli alimenti più completi che la Natura può fornire: esso infatti contiene tutte le vitamine del gruppo B, vitamina C, D, E , beta carotene (precursore di un’altra importante vitamina, la A), numerosi amminoacidi essenziali e sali minerali.
2) Erba d’orzo
L’orzo è senza dubbio uno dei cereali più noti e antichi usati nella nostra alimentazione.
Circa 40 anni fa un team di ricercatori scientifici giapponesi, guidati dallo scienziato giapponese Yoshihide Hagiwara, ha osservato come l’erba di questo cereale abbia diverse proprietà, tanto da essere considerata un “super alimento”.
Essa infatti, è ricca in vitamine (gruppo B, ma anche A, C, E e K), e sali minerali, come calcio, magnesio, potassio e ferro, presenti in una quantità maggiore nel succo ottenuto a freddo rispetto alla normale erba triturata (la quale potrebbe risultare poco digeribile a causa della cellulosa in essa contenuta).
BIBLIOGRAFIA/ SITOGRAFIA:
[1] Neuhouser ML, Wassertheil-Smoller S, Thomson C, et al. Multivitamin Use and Risk of Cancer and Cardiovascular Disease in the Women’s Health Initiative Cohorts. Arch Intern Med. 2009;169(3):294–304. doi:10.1001/archinternmed.2008.540
www.tantasalute.it/articolo/vitamine