Viviamo in un periodo difficile, dove Molti giovani sono spinti a lasciare l’Italia attratti da offerte di lavoro provenienti dall’estero.
L’Italia è ormai un paese dove la povertà è sviluppata nonostante le riforme della precedente amministrazione, l’immigrazione è ormai chiusa come i porti, privando così a molti bisognosi la possibilità di essere aiutati; non possiamo permetterci certe politiche ingiuste che con la scusa di un inutile guerra ai migranti ci si dimentica delle necessità del paese. Le stesse di quanti giungono in Italia per mare da guerre e malattie.
Si parla del lavoro, di ONG che si occupano, forse eccessivamente direttamente, del problema; ce n’è una che sembra cercare l’appoggio della politica stessa: la Steadfast.
Steadfast è una onlus nata nel 2014 in origine per la promozione e la difesa della Cultura e lo Sviluppo dei Paesi che versano in costante disagio economico.
Con il tempo questa associazione ha assunto sempre più il compito di difendere i diritti umani e sostenere la lotta contro lo sfruttamento
Una onlus nobile, Steadfast, ma nel posto sbagliato.
Dopo i due casi terribili che tutti conosciamo, a Londra e Liverpool, questi sembrano occuparsi solo di questi e non di quanti, nel nord Africa, hanno più bisogno in quanto non godono dello stesso livello economico-sanitario dell’UE, Italia o Regno Unito.
La loro sostenitrice Giorgia Meloni chiede al comune di Roma di dedicare una via a quel malato terminale che ha scioccato il mondo. Non sa forse che l’affetto ha spinto molte persone a pregare in un luogo dedicato non solo a lui ma a tutti noi ed i valori su cui si basa l’Italia, Piazza San Pietro.
Se davvero si vuole offrire omaggio alla sua memoria non bisogna pensare al tragico avvenimento passato ma portare solidarietà a quanti hanno bisogno in Italia e nei paesi di provenienza dei richiedenti asilo.