Kofi Annan si è spento oggi 18 agosto, all’età di 80 anni. La famiglia lo annuncia su Twitter tramite il profilo dell’associazione che porta il suo nome: se n’è andato in pace dopo una breve malattia.
Annan é stato segretario generale ONU dal 1996 al 2006: una rarità perché alle Nazioni Unite i presidenti devono avere una nazionalità diversa da quello precedente.
2001: anno tragico per la storia dell’umanità, che però ad Annan e all’ONU porta il Nobel per la pace, con la motivazione di aver contribuito ad un mondo più organizzato e pacifico.
La sua presidenza é stata segnata da eventi importanti: uno su tutti l’attacco alle torri gemelle di New York e conseguente invasione dell’Iraq. Annan diffidó Usa e Gran Bretagna dal compiere quest’ultima azione senza il consenso dell’Onu, si oppose a questa invasione.
Dopo la fine del suo mandato ha continuato ad operare per portare la pace nel mondo, sia con la sua fondazione che attraverso quella di Nelson Mandela (che porta il nome del grande uomo africano).
Annan é stato il primo presidente Onu di colore, ma non il primo africano: suo predecessore l’egiziano Boutros Ghali.
Senza dubbio Annan ha fatto parte della storia del mondo, le sue abilità mediatorie sono note a tutti, e di sicuro ha commesso errori e passi falsi, ma c’è bisogno di persone così. Persone che si spendano per provare a rendere questo pianeta un posto migliore.
Dalla fine degli anni 90 il mondo ha subito grandi cambiamenti, di cui Annan é stato spettatore e protagonista. Oggi come non mai servono persone che si schierano, che prendono parte, che si fanno sentire in modo educato ma fermo.
Abbiamo bisogno di persone che lottino per la pace, che provino a costruirla e che la vogliano davvero. Si sente la mancanza di persone preparate e colte che ricoprono ruoli di spicco. Annan può non essere stato un modello, ma che fosse un uomo intelligente e di cultura non lo si può negare.
E oggi, in mezzo a un mare di cialtroneria, di gente che a malapena sa parlare, la mancanza di una persona fine si sente enormemente. Ancora di più dopo la scomparsa di Kofi Annan.