Eravamo due amiche e un paio di caffè…
Prendi un bar cittadino, uno di quelli belli magari con le sedute e i divanetti all’esterno, che te li godi ancora di più se un timido sole splende sulla città…prima mattina, quando ancora il caos della vita quotidiana è lontano, lo vuoi tenere lontano almeno per un’ora, sperando che diventino anche due, ma alla fine sai che potrebbero essere anche di più, ma per te saranno sempre troppo poche, perchè la passi con un amico/ amica.
Quello/a che non vedi da tempo, per colpa delle vostre vite che hanno prese strade diverse che raramente riescono a trovare punti d’incontro, quello/a con cui hai programmato da tempo quella colazione insieme ma i vari imprevisti di una vita divenuta negli anni sempre più frenetica hanno sempre reso difficile.
Ma finalmente ce l’avete fatta ad organizzarvi, ed eccovi lì, insieme, pronte a raccontare, a raccontarvi: sedute al tavolino, con un caffè, un succo (perchè magari il caffè l’avete preso a casa appena sveglie), brioche vuote (si sa, per restare in linea), l’inseparabile posacenere nero pronto a raccogliere la polvere e i resti delle sigarette che verranno fumate (ai maschi spesso bastano quelle ed un caffè preso in piedi, al massimo aggiungiamo una “Gazzetta dello Sport” o “Tuttosport”).
Ed ecco che gli argomenti da bar si sprecano.
Il lavoro/ università, le ultime conquiste, l’amore del momento ( se si trovano le prove su qualche social) che si trasforma in un ironico terzo grado (perché il lato pettegolo è sempre in agguato, anche se non lo siamo di natura), e se noi o il nostro amico o la nostra amica siamo nervosi, una prima sigaretta è pronta a partire….
Poi, spesso inevitabile se non ci si vede da tanto, arriva (soprattutto nelle ragazze) il momento nostalgia, in cui ci si ricorda di come è nata quella vostra amicizia tanto unica e speciale, con i vostri alti e bassi (come in ogni rapporto che si rispetti, che sia d’amore, o di amicizia), magari quelle litigate per un ragazzo (o una ragazza per i maschi) che piaceva ad entrambi.
E spesso, è proprio questo uno di quei momenti in cui magari il nostro caffè, se ancora è rimasto un pò nella tazza, è divenuto freddo, ma a voi non importa: perchè l’essere lì, insieme al vostro amico o alla vostra amica più cara vi fa dimenticare tutto.
Ci siete solo voi, le vostre storie, la vostra amicizia: tutto il resto è fuori da quel bar. Momenti così dovremmo ritagliarceli di più nella nostra vita quotidiana.
Non dobbiamo pensare all’ozio come qualcosa di negativo, ma ogni tanto vederlo come un nostro diritto. Un’occasione per tenere coltivate quelle amicizie che ci stanno più a cuore, recuperare quelle che rischiamo altrimenti di perdere per sempre.
Bere un caffè con un amico (od un’amica) ci fa sentire rilassati, liberi e ci permette di godere di momenti positivi. Un piccolo lusso che ogni tanto possiamo e dobbiamo concederci in mezzo alla nostra vita sempre più frenetica.
Un vero toccasana per cuore, fisico ed anima, ma questo era risaputo,anche prima che ci arrivasse la scienza, ma forse molti di noi ora avranno un motivo in più per farlo.
Parlare con un’amica o un amico fa bene al cuore, ma guardandosi negli occhi, non attraverso lo schermo di un cellulare. Anche la musica lo insegna.
SITOGRAFIA
https://viverepiusani.it/caffe-risate-amiche-meglio/
Bello, mi piace l’idea di ricavare uno spazio, di approdare in un’isola quieta, lontana mille miglia dal mare in tempesta di un mondo troppo veloce, dove corriamo ma dimentichiamo ciò che è essenziale. La pausa caffè, tradizione italiana e mediterranea, è un’istituzione da proteggere!
Si, incontrare un’amica, fare due chiacchiere al bar è una cosa molto piacevole.