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Vintage Friday: gli “indispensabili” degli anni Novanta

Gli anni Novanta furono gli anni dello stallo: tra i leggeri anni Ottanta e la frenesia per il nuovo millennio. Sono stati gli anni delle boy-band, della musica pop, della moda grunge e del girl power con Britney Spears e le Spice Girls. Oggi per il Vintage Friday, stiliamo gli “indispensabili” per un teenager di quegli anni.

 

Fonte foto: Fortress of Solitude

 

Gli anni Novanta rappresentano un decennio di passaggio: dagli esplosivi Ottanta, caratterizzati da leggerezza ed ottimismo ai Duemila, con tutti i dubbi legati all’arrivo di un nuovo millennio.
Furono gli anni del grunge, sia nella moda che nella musica (i maggiori esponenti furono i Nirvana), che esprimeva quella tristezza che, forse, era stata per troppo tempo soffocata. Ma furono anche gli anni del pop, con la nascita delle boy band e del girl power, con gruppi come le Spice Girls.
Furono gli anni del primo avvento di Internet, delle cabine telefoniche, dei mom jeans, delle camicie a quadri e delle salopette.
Ma cosa caratterizzava un teenager di quegli anni? Quali erano gli “imperdibili” di quell’epoca per un adolescente?

Abbiamo stilato dieci “indispensabili” per un teenager anni Novanta.

 

 

Fonte foto: Radio Deejay

Lettore cd portatile

Archiviate le musicassette del decennio precedente, gli anni Novanta ci regalano l’avvento del CD, per ascoltare la musica in modo nuovo. Il lettore cd portatile viene commercializzato per la prima volta negli Ottanta, ma diventa oggetto di culto solo nella decade successiva.
Era tutto fuorché che comodo da portare in giro, per le grosse dimensioni, oltretutto ogni minimo urto faceva saltare la musica. Ma era un modo innovativo per ascoltare le proprie canzoni preferite e se avevi un lettore cd portatile, venivi considerato “molto figo”.

 

 

Fonte foto: la Repubblica

Tessere telefoniche

Negli anni Novanta difficilmente si possedeva un cellulare, soprattutto se eri un teenager. Perciò, per poter comunicare qualcosa a casa, si usavano molto spesso le cabine telefoniche e per poterlo fare c’era bisogno delle tessere.
Nel 1994, col passaggio da SIP a Telecom, si ebbe il boom del collezionismo di schede. Proprio così: le schede, oltre ad essere un oggetto funzionale, diventarono soggette di collezionismo.
Nel 1998 migliaia di persone contattarono la Telecom per avere dei cataloghi con le ultime schede in uscita. Sulle schede poteva essere rappresentato di tutto: monumenti importanti, film, cartoni animati, calciatori, pubblicità e chi ne ha, più ne metta.
Anche oggi non è raro trovare, in alcuni mercatini d’antiquariato, dei raccoglitori pieni zeppi di tessere telefoniche, dalle più comuni alle più rare, che valgono una vera e propria fortuna.

 

 

Fonte foto: Pinterest

Zaino Invicta

Negli anni Novanta non c’era storia: se andavi a scuola, sulle spalle avevi uno zaino Invicta. Era inconfondibile: poteva essere bicolore o a fantasia ed era caratterizzato da una scritta catarifrangente. Era un oggetto cult dell’epoca ed esprimeva gioia e voglia di essere notati.
Oggi lo zaino Invicta è tornato di moda come oggetto vintage, quindi siate pronti a ritirarlo fuori dall’armadio.

 

 

Fonte foto: Marie Claire

Le scarpe Buffalo

Per rimanere nel mondo degli accessori, non possiamo che citare le scarpe Buffalo. Il brand inglese, inizialmente, era specializzato nella realizzazione di stivali da cowboy e solo negli anni Ottanta decise di aggiungere la famosa zeppa.
Erano le scarpe più cool del decennio, portate alla ribalta dalle Spice Girls. Erano scarpe da ginnastica con la zeppa ed erano onnipresenti ai piedi dei teenager anni Novanta. Forse non erano il massimo per slanciare la figura e forse ci hanno regalato decine di storte alle caviglie, ma erano un cult nel mondo della moda anni Novanta.
Anche queste scarpe sono tornate di moda, quindi fareste bene a ripescarle dagli armadi.

 

 

Fonte foto: Grazia.it

Ciucci di plastica colorati

I ciucci colorati erano piccoli oggetti di plastica da infilare in collane e braccialetti. Sono stati un must degli anni Novanta e li prendevamo in edicola, ma erano anche, molto spesso, in regalo con qualche rivista per ragazzine.
Erano degli oggettini molto versatili e colorati, che potevano essere usati per fare qualsiasi cosa: portachiavi, collane e bracciali e ovviamente, più ne avevi, meglio era.

 

 

Fonte foto: Today

Non è la Rai

In Italia, uno dei programmi simbolo di quell’epoca era Non è la Rai, ideato da Gianni Boncompagni e diffuso dal 1991 al 1995.
Fu un vero e proprio fenomeno in quegli anni e le protagoniste erano un gruppo di ragazze adolescenti che si cimentavano in balletti,giochi e canzoni. Fu la prima trasmissione d’intrattenimento a frequenza quotidiana delle reti Finivest ad impiegare la diretta.
Per molte ragazze “Non è la Rai” divenne un trampolino di lancio per il mondo televisivo e cinematografico, come per Sabrina Impacciatore, Claudia Gerini ed Ambra Angiolini.

 

 

Fonte foto: Pinterest

Game-boy color

Alla fine degli anni Novanta si affaccia la nuova console portatile targata Nintendo, stavolta a colori: il Game boy color.
Gli anni Novanta sono anni prolifici per i videogiochi e questa mania viene alimentata dalla possibilità di portarli anche fuori dalla propria camera. Sono stati messi in commercio diversi giochi ed era facile vedere bambini e ragazzi con la testa abbassata, a pigiare i bottoni del Game-boy.
Oggi i videogiochi si sono evoluti, migliorando la grafica ed i contenuti, ma rimarremo sempre legati a quella che è stata, per molti di noi, la prima console portatile.

 

 

Fonte foto: Stile.it

Tamagotchi

Il 23 novembre 1996 un’azienda giapponese presentò un piccolo ovetto giocattolo, che diventò l’incubo di molti genitori: il Tamagotchi.
Il gioco consisteva nel prendersi cura di un piccolo animaletto digitale, dandogli da mangiare, giocando con lui e facendogli le coccole. Poteva essere veramente impegnativo, soprattutto perché il Tamagotchi non poteva essere spento e l’unico modo per farlo smettere di trillare, era farlo morire.
Fu un vero e proprio oggetto di culto degli anni Novanta, che insegnò a molti bambini quanto potesse essere difficile prendersi cura di un animale domestico (anche se digitale).

 

 

Fonte foto: Radio Deejay

 

Spice Girls

La girl band britannica si formò nel 1994 a Londra. Ottenne un grande successo fin da subito, così da segnare l’immaginario collettivo. Il gruppo fu formato per presentare un’alternativa femminile alla boy band dei Take That. Oltre a sfornare orecchiabili canzoni pop, furono un vero e proprio simbolo del girl power.
Sono state delle vere e proprie apripista per le band femminili venute dopo. Oltre ad influenzare la musica pop e la moda, furono prese come veri e propri modelli di femminismo.
Dopotutto “If you wanna be my lover, you gotta get with my friends”.

 

 

Fonte foto: MondoFox

Beverly Hills 90210

Serie tv cult, emblema degli anni Novanta. Basta questo per descrivere Beverly Hills 90210.
La serie rappresenta il punto d’inizio per tutti i teen drama di oggi, fu anche una delle prime serie tv ad avere guest star di alto livello, come Hilary Swank e Matthew Perry.
Le vite degli adolescenti di Beverly Hills entrarono nelle nostre case, attraverso tematiche come la vita al liceo, il momento di lasciare il proprio nido, ma anche droga, la sessualità e l’alcolismo.
Il loro look fu preso come ispirazione da tutti gli adolescenti del mondo e siamo ancora follemente innamorati di loro.

 

 

Questo era lo starter pack per un adolescente negli anni Novanta.
Come abbiamo visto, molti oggetti di quest’epoca stanno tornando prepotentemente di moda.
E noi non possiamo che essere felici di ritirare fuori i nostri cimeli anni Novanta.

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