A volte è davvero incredibile il potere della musica, grazie alla quale riusciamo a far arrivare emozioni, anche forti, come una paura, o peggio ancora una fobia, e quella che Martina, 16 anni, ha “raccontato” con il pianoforte alle audizioni di X-Factor 2018 è una fobia sicuramente poco conosciuta: la cherofobia.
Ma cos’è esattamente la Cherofobia??
Il termine cherofobia deriva dal greco chairo, «mi rallegro», e fobia, «paura» e significa proprio “paura dell’essere felice”. Si tratta di una particolare forma d’ansia che porta chi ne soffre a vivere in un generale e perenne stato di infelicità, che spinge ad evitare pure tutte quelle situazioni gioiose per paura di affrontare quelle dolorose.
“Questa è la mia cherofobia, no non è negatività”
Le persone negative, si sa,tendono a non vedere mai “lo spiraglio di luce tra le nubi scure”, pensano sempre che tutto andrà male, che la felicità non esisterà mai per loro; chi invece è cherofobico non crede che non esista la felicità, ma semplicemente tende ad evitarla perchè ne ha paura, e quindi sta lontano da situazioni che possono suscitarla, pensando che dietro alla felicità si nasconda una situazione dolorosa.
Una paura che si traduce in veri e propri attacchi di panico, una perenne ansia al pensiero di dover partecipare a situazioni sociali, o il perenne pensiero di imminenti eventi negativi che potrebbero verificarsi di lì a poco.
Seppure venga considerata una forma d’ansia, la cherofobia non è ben definita, tanto che non viene contemplata nell’ultima edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-5).
Ciò nonostante, questo disturbo è stato analizzato da diversi psicologi, come Carrie Barron, la quale, in un post sul blog Psychology Today ha spiegato come, tra le possibili cause della cherofobia, una delle più accreditate sia quella dei traumi subìti durante l’infanzia, fase della nostra vita in cui è facile che s’instauri un legame fra felicità e punizione, il quale può portare ad evitare eventi e situazioni piacevoli.
Non essendo classificata o definita come disturbo mentale, la cherofobia non ha di conseguenza, una vera cura farmacologica.
Tuttavia, possono essere d’aiuto altre tipologie di terapie, come quella intuitiva o quella cognitivo-comportamentale, grazie alle quali è possibile comprendere le cause di tale disturbo oltre che provare a sciogliere l’associazione negativa tra piacere e dolore.