Essere felici é una scelta, un esercizio quotidiano.
La felicità non è un miraggio, non è un attimo né qualcosa di irraggiungibile, ma é la nostra vita. Siamo già felici, dobbiamo solo rendercene conto.
Siamo portati a pensare che felicitá significhi non avere preoccupazioni, non essere stressati, non avere pensieri mentre invece significa due cose basilari:
– accettare la nostra vita nel bene e nel male
– costruire la nostra felicità
E non è qualcosa si impossibile da fare. Essere felici non significa cancellare le emozioni negative, ma accoglierle, guardarle, capirle e accettarle trasformandole in energia positiva.
All’università di Berkeley, California, divenuta celebre negli anni 60 e 70 per essere patria degli hippies, é stato fondato un corso universitario che insegna ad essere felici.
Dopo un’introduttiva lezione sulla scienza positiva, si passa ad esercizi pratici. Niente di troppo difficile, almeno a livello fisico.
La gratitudine é fondamentale anche se non dev’essere praticata ogni giorno perché, come per l’esercizio fisico, non bisogna esagerare altrimenti é tutto inutile; segnatevi su un foglio ciò che di positivo vi accade in una giornata e siatene grati. Gioite per ciò che vi è successo di bello.
Concedetevi degli spazi per voi stessi: camminare all’aria aperta é l’ideale, ma anche fare qualcosa che vi piaccia ha lo stesso effetto. Ritagliatevi del tempo per voi, per dedicarvi alla vostra persona.
Per essere felici dovete volerlo, vi dovete allenare ogni giorno per raggiungere questo obiettivo. Non è un punto lontano, la nostra felicità siamo noi.
Riprendiamo il controllo della nostra esistenza, e delle nostre emozioni: cerchiamo di arginare la negatività, le persone negative e chiunque cerchi di portarci lontano dal nostro obiettivo.
Guardiamo le cose con occhi diversi, più aperti e percettivi e meno propensi al pessimismo. Viviamo il qui e ora, senza crearci ansie inutili sul domani: un passo alla volta, un piede dopo l’altro.
Quando l’ansia ci assale chiediamoci: posso risolvere questo specifico problema in questo momento preciso? Se la risposta é si, andiamo avanti; se la risposta é no, di che ci preoccupiamo?
Impariamo a non forzare le cose, a prendere gli avvenimenti come arrivano perché le coincidenze non so se esistano, ma ogni cosa accade per un motivo. Cerchiamo di scoprirlo invece di combatterlo.
Insomma, per essere felici dobbiamo essere i primi a volerlo e a non sabotarci pensando che la felicità sia un miraggio nel deserto. Alleniamoci ad essere felici: é la cosa più importante che possiamo fare.
Mi è sembrato un po’ riduttivo l’accostamento felicità/studio di Berkeley. Si potevan scrivere tante altre cose belle
Sicuro infatti se cerchi articoli miei vecchi parlo di altre cose. Questa era una in più. Grazie del commento!