Sarà “Dogman” di Matteo Garrone il film che rappresenterà il cinema italiano nella categoria miglior film in lingua straniera alla 91esima edizione degli Oscar.
Di cosa parla Dogman?
La vicenda a cui esplicitamente si ispira il film è il delitto del Canaro della Magliana, uno dei più noti e inquietanti fatti di cronaca nera degli anni Ottanta.
Racconta la storia cupa e violenta di Marcello (Marcello Fonte) un mite gestore di un salone di toelettatura per cani.
La sua vita scorre sempre uguale e indifferente, in una periferia sospesa tra la grande metropoli e la natura incontaminata. Marcello Durante le sue giornate deve destreggiarsi tra il lavoro, l’adorata figlia Sofia, e il rapporto di sottomissione con Simoncino (Edoardo Pesce). Quest’ultimo, ex pugile da poco uscito di prigione e temuto da tutto il quartiere per i suoi atteggiamenti al limite della follia.
Continuamente vittima di bullismo e soprusi, stremato da una vita di umiliazioni, Marcello decide di seguire le orme di Simoncino. Diventa il suo aiutante in una serie di rapine che sconvolgono la cittadina in cui vivono. Ormai in balia del carisma di Simoncino e legato dalla lealtà nei suoi confronti in quanto amico di vecchia data, Marcello finisce col tradire non solo la sua stessa moralità, ma anche i suoi compaesani.
Il peso delle proprie azioni diventa sempre più insostenibile. Arriverà ad autoaccusarsi, finendo per un anno in carcere. Dopo aver perso tutto e tutti, Marcello prenderà coscienza delle sue azioni, insieme ad un’irrefrenabile sete di vendetta. Una vicenda che in fondo, suggerisce il regista, riguarda tutti noi e il nostro straziante bisogno di essere amati.
“Questo non è un film di torture ,questa è una storia d’amore. Alla base c’è il racconto di un papà che vorrebbe dare tutto a sua figlia. Credo sia il mio film più dolce, il più femminile”
Bisognerà aspettare il 22 gennaio 2019 per sapere se Dogman rientrerà effettivamente nella cinquina dei migliori film stranieri. Nel frattempo, se ancora non avete avuto modo di vederlo, recuperate il tempo perso perchè questo è un film che lascia il segno.
Fonte: https://www.gioia.it/