Il venerdì sera non sapete mai cosa fare? Siete stufi dei soliti programmi televisivi noiosi o delle classiche serate al pub davanti a una birra? Abbiamo il consiglio giusto per voi! Una serata tra buon cibo e risate alla Trattoria Teatrale di Milano.
In un luogo accogliente nella periferia milanese ogni ultimo venerdì del mese si svolge uno spettacolo teatrale accompagnato da una buonissima cucina. L’ultimo evento si è svolto il 26 Ottobre scorso e The Web Coffee è stato lieto di partecipare e felice di raccontarvi, senza “spoilerare” troppo, la sua esperienza.
All’arrivo in Via Rovereto 10 ci si trova davanti a un cancello all’apparenza insipido. Varcato quest’ultimo, però, si arriva in un locale caldo e arredato in un modo che sembra assai strano a primo impatto.
Dopo aver attraversato l’atrio dove si trova il servizio guardaroba si arriva in una stanza enorme in cui sotto il nostro sguardo si dispiega alla nostra destra un salottino arredato con specchi e divanetti colorati, mentre alla nostra sinistra una sorta di “monolocale” .
Avete capito bene: un monolocale. Libreria, letto, divano e cucina funzionante con bancone, fornelli, forno e lavandino!
Se non si sa bene cosa aspettarsi il locale non ha proprio l’aspetto di una trattoria, e questo può lasciare per un attimo senza parole.
Si viene subito accolti da una gentilissima ragazza che smorza, però, lo straniamento che si prova all’arrivo. Quando si viene invitati ad accomodarsi sulle sedie disposte di fronte alla “casa” riprodotta, poste tra la “camera da letto” e la “cucina” si comincia a capire cosa sta succedendo.
Si sta per essere catapultati letteralmente dentro la Sit-Com che sta per essere messa in scena. Non si sarà solo spettatori sotto il palco di una commedia esilarante, ma si sarà immersi nella scena stando a pochi metri dagli attori che interagiranno direttamente con noi.
Lo spettacolo inizia, le risate cominciano subito a risuonare nella grande cucina. Le scene di “2 Cuori in affitto” , commedia romantica dal titolo ispirato alla famosa serie anni 80 “Tre cuori in affitto”, scorrono veloci davanti agli occhi dei partecipanti; le ore e i giorni in cui è ambientata la storia scorrono su un calendario appeso a una parete che viene sfogliato dai protagonisti.
All’improvviso la musica!
Valore aggiunto della serata è, infatti, il favoloso talento dei ragazzi che, oltre a recitare, cantano e suonano divinamente. Le canzoni sono parte integrante della storia: anche gli spettatori saranno invitati, ahimè per chi si trova seduto vicino a uno stonato, a cantare durante la Sit-Com divertendosi davvero tantissimo.
Tra una battuta e un’altra gli attori cucineranno, con l’aiuto dello chef trasformato in un personaggio speciale della storia, per far sì che la nostra serata possa continuare davanti ad una stupenda cena.
Alla fine dello spettacolo, il teatro si trasforma in un ristorante informale e accogliente. La cena dai piatti raffinati viene servita al tavolo insieme al vino dagli stessi attori per concludere la serata nel migliore dei modi.
Abbiamo intervistato per voi lo Chef Luca Bensaia per farci raccontare il menù.
Gli Attori:
Chiara Anicito.
Regista e attrice. Cameriera. Nata da papà pasticciere e mamma ottima cuoca, settima di sette figli (quasi tutti pasticceri e pizzaioli) Chiara sceglie una strada diversa, interrompendo la tradizione di famiglia. Dopo aver studiato recitazione in diverse accademie, lavora come attrice e speaker in numerose produzioni… Ma le origini rimangono fortemente impresse dentro di noi e allora come miscelare tutto? Un giorno arriva l’idea. Nasce Trattoria Teatrale. La cena spettacolare che sta spopolando a Milano.
Francesco Lori.
Attore e cantante. Aiuto cuoco. Nato in una famiglia di musicisti, nonna pianista, papà oboista, fratelli batterista e pianista… Che scuola sceglie di fare Francesco? Il conservatorio. Dopo essersi diplomato in Oboe e canto lirico, dopo aver insegnato canto in numerose accademie e nei più importanti musical prodotti in Italia, dopo aver scritto un bellissimo libro sul canto, dopo aver insegnato in Texas, dopo aver cantato le più complicate opere liriche, dopo esser diventato uno speaker pubblicitario, l’ultima cosa che gli mancava era… fare l’attore. Trattoria teatrale diventa il suo Pippo Baudo, lo scopre e ne è estremamente fiero.