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Quando lo spoiler sul finale di un giallo, diventa il preludio per un noir

Lo spoiler fino a che punto si può accettare? Rivelare il finale di un libro non è anticipare, è troncare un viaggio nella maniera più brusca possibile. Un libro è un mondo parallelo, una seconda vita con amici e familiari da scoprire.

Uno scienziato ha accoltellato un collega. Motivo? Gli rivelava sempre il finale dei gialli che leggeva.

L’accoltellamento è ovviamente esagerato, ma chi spoilera si merita la dannazione eterna. E non dite di no!

Questa la scena: i due scienziati si trovavano in una base in Antartide per svolgere alcune ricerche. Ghiacciai, freddo e solo pinguini oltre a loro due. E pare che non siano così socievoli.

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La vita quindi non è molto varia, diciamo che è un tantino monotona, per cui una volta finiti i compiti giornalieri ai due scienziati non restava che dedicarsi alla passione comune: la lettura di gialli.

Uno dei due però, pensando di essere simpatico, ha iniziato a rivelare all’altro il finale dei libri. Questo ha cercato di restare calmo, spiegando che il suo comportamento non era gradito. Ma il collega ha continuato e alla fine si è consumato l’accoltellamento.

Questa vicenda è esagerata, non ci piove, ma ripeto gli spoiler sono il male. Specialmente di un libro. Perché di una serie tv bene o male ci siamo abituati, e sappiamo schivare i colpi, ma per quanto riguarda libri….no.

Quando leggiamo un libro viviamo una storia, viviamo con i personaggi, ci facciamo un’ idea delle situazioni, e ognuno di loro diventa parte della nostra vita.

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Di fronte ad un giallo diventiamo investigatori  cerchiamo di capire chi sia il colpevole, e speriamo di non avere la brutta sorpresa di scoprire che si tratta del nostro personaggio preferito.

Leggere un libro è un momento che attendiamo con ansia: che lo si faccia in treno, in bagno, in totale relax sul divano o nel mezzo dei ghiacciai dell’Antartide, è quell’istante di gioia in cui evadiamo dalla realtà per ritrovare i nostri amici protagonisti.

E se qualcuno ci svela il finale, ci fa un torto enorme. Ma non tanto per il finale in sè, perché magari lo avevamo già intuito, ma perché ci distruggono un mondo che non eravamo pronti a lasciar andare.

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Quel libro per un periodo di tempo è stato la nostra famiglia, il nostro piccolo rifugio in cui entrare nei momenti di relax, ed è provato scientificamente che finire un libro provoca un piccolo lutto.

Quindi no alle coltellate, ma si all’odio eterno perché chiunque si inserisca nel nostro piccolo mondo, senza permesso, e con l’intenzione di distruggerlo, si merita solo l’oblio e tutto il nostro disprezzo.

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