Winnie the Pooh potrebbe non essere il cartone che tutti si aspettano.
Uno studio di Sarah Shea dimostra che dietro ai personaggi possono celarsi dei disturbi mentali.
La storia
Winnie the Pooh è il famoso cartone animato della Disney. La storia racconta di un bambino di nome Christopher e di Willie, la sua orsetta peluche.Il padre di Christopher racconta al bambino delle fiabe che avevano proprio Willie come protagonista, stimolando la fantasia del suo bambino. Quindi Christopher inizia ad immaginare storie anche sugli altri suoi pupazzi, facendoli interagire tra di loro e con Willie nel Bosco dei 100 Acri.
La storia di Winnie the Pooh potrebbe non avere un significato superficiale. Risulta evidente come i personaggi del cartone animato non vivano una condizione normale e siano pieni di problemi. Numerose sono le analogie trovate tra i pupazzi di Christopher e i disturbi mentali.
CHRISTOPHER E LA DISFORIA DI GENERE
Christopher Robin è il bambino protagonista del cartone animato. Bambino lasciato sempre da solo, al punto da doversi immaginare un mondo tutto suo. Secondo lo studio citato, Christopher potrebbe avere gli indicatori di una futura disforia di genere dalle illustrazioni di Shepard. Uno psicoanalitico della ricerca ha anche trovato collegamenti con il suo orsacchiotto.
Nella prima parte della storia il suo orsacchiotto aveva un altro nome e un’altra identità poi cambiata in Winnie che, tra l’altro, risulta esser femmina.
PIMPI E IL DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO
Pimpi, il maialino rosa, è il personaggio caratterizzato da un altissimo livello di ansia. Tende sempre a temere il peggio di ogni situazione, facendo di tutto per evitarla. Le ricadute di questa caratterizzazione lo rendono fortemente preoccupato, proprio come avviene nel disturbo d’ansia generalizzato.
IH-OH E LA DEPRESSIONE MAGGIORE
Ih-Oh, è un personaggio a cui tutti si affezionano. Un asinello in perenne stato di tristezza e demotivazione, è difficile coinvolgerlo nei giochi ed è sempre pessimista.
Le caratteristiche della depressione maggiore.
TAPPO E IL DISTURBO NARCISISTICO
Tappo è il coniglietto che vuole che tutto vada per il verso giusto. Se qualcosa non funziona come lui aveva programmato, entra nel panico e cerca in tutti i modi di farla andare come lui doveva. Si pone spesso come leader del gruppo e avere la meglio su di loro, spesso contro la volontà altrui.
KANGA E ROO: SINDROME DA LEONESSA E AUTISMO
Kanga, la mamma canguro, fa di tutto per salvaguardare il suo piccolo. Questo la porta ad essere profondamente gelosa del rapporto con Roo, proteggendolo ossessivamente e allontanandosi da tutti gli altri. Questi i tratti della Sindrome della leonessa ma potrebbe essere causata proprio da Roo.
Roo infatti sembra avere i comportamenti di una persona con leggeri tratti di autismo. Non si rende conto di come è capitato in situazioni pericolose e quando è con la mamma resta sempre sulle sue, spaesato e lontano dalla realtà.
UFFA E LA DISLESSIA
Uffa, il gufetto viola pieno di sé, ha difficoltà nello scrivere e confonde le lettere tra di loro, scrivendo anche parole al contrario. Tratto tipico della dislessia. Potrebbe anche avere dei tratti del narcisismo.
TIGRO E L’ADHD
Tigro è sempre in movimento. Non fa caso a quello che dicono gli altri e agisce d’impulso facendo finire tutti in pericolo. Non riesce proprio a stare fermo in un solo posto, e quando deve, passa tutto il tempo a saltare.
WINNIE: ADHD E DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO
Winnie è molto simile a Tigro, e ricopre tutte le sue caratteristiche. Ma c’è di più. Winnie ha una vera ossessione per il cibo e fa di tutto per avere il miele, correndo dei rischi. Questo potrebbe portare ad un disordine alimentare correlato ai deficit d’attenzione.