Le etichette alimentari sono una garanzia per il consumatore. Le indicazioni in esse riportate dovrebbero fornire tutte le informazioni di cui il consumatore ha bisogno per l’acquisto e per l’uso del prodotto alimentare
Le etichette alimentari dovrebbero rappresentare la carta d’identità di ciascun prodotto. Occorre, dunque, saperle leggere ed interpretarne correttamente le informazioni. Le indicazioni sull’uso, la cottura o la conservazione dei vari alimenti sono, ad esempio molto importanti, e non devono essere ne’ sottovalutate ne’ fraintese.
Solo da poco tempo, nel nostro Paese, l’etichettatura del cibo confezionato è divenuta obbligatoria per legge. Le norme sono contenute in 20 articoli del DPR n.322 del 18 maggio 1982 e sanciscono le indicazioni da riportare sulle etichette dei prodotti alimentari confezionati:
- la denominazione di vendita.
- l’elenco degli ingredienti.
- il quantitativo netto.
- il termine minimo di conservazione.
- le modalità di conservazione e di utilizzazione.
- le istruzioni per l’uso.
- il nome, o la ragione sociale, o il marchio depositato .
- la sede del fabbricante, o del confezionatore, o di un venditore.
- il luogo e l’origine di provenienza.
- la sede dello stabilimento di fabbricazione o confezionamento.
Oltre alle indicazioni di legge,molti prodotti riportano anche -in uno specifico riquadro- il valore nutritivo degli alimenti, nonché i dati relativi ai principali componenti presenti. L’etichetta nutrizionale rappresenta un nuovo e valido strumento di informazione per i consumatori e per i produttori, un utile mezzo di promozione e valorizzazione dei prodotti stessi.
La denominazione di vendita è un elemento particolarmente importante: il prodotto deve essere venduto con il nome specifico con cui è comunemente conosciuto e consumato, e non con nomi di fantasia o di marchio di fabbrica. L’elenco degli ingredienti, poi, deve essere fatto in ordine decrescente di peso, anche quando quest’ultimo non è espressamente indicato.
La lettura degli ingredienti aiuta, infine, a capire di che cosa è fatto un determinato prodotto, oltre che agevolare il confronto con altri prodotti analoghi.
Fonte: AA.VV., Cultura che nutre. Strumenti per l’educazione alimentare, 2008.
Milena Vittucci