Negli anni Novanta scoppiava il Girl Power con l’arrivo della girl band Spice Girls. Pochi giorni fa hanno annunciato la reunion ed un nuovo tour, quindi, per questo Vintage Friday, riscopriamo le loro origini e la loro ribalta.
“If you wanna be my lover, you gotta get with my friends”
Questa è una delle frasi della famosissima Wannabe, singolo di partenza della girl band più famosa al mondo, ma soprattutto inno ad un nuovo Girl Power, che impera negli anni Novanta.
Ma com’è iniziato tutto questo?
La storia delle Spice Girls inizia nel 1994, quando Bob Herbert e suo figlio Chris mettono un annuncio sul quotidiano inglese The Stage, cercando delle ragazze disposte a formare un gruppo pop tutto al femminile, sul modello delle boyband di quel periodo.
Gli anni Novanta furono gli anni delle boyband e ne sono nate molte più di quelle che ci ricordiamo, ma all’appello mancava una nota femminile.
“Are you street smart, extrovert, ambitious and able to sing and dance?”
(Siete spregiudicate, estroverse, ambiziose e capaci di cantare e ballare?)
Questo fu l’annuncio messo sul quotidiano, a cui risposero migliaia di ragazze, ma solo cinque di queste furono scelte: Geri Halliwell, Melanie C, Melanie B, Victoria Adams e Michelle Stephenson, che formano un gruppo chiamato Touch.
Le cinque ragazze registrano qualche demo, ma la Stephenson decide di abbandonare il gruppo.
Si cerca una sostituta che viene trovata nella giovanissima Emma Bunton.
Dopo le difficoltà con la casa discografica, finalmente, nel 1995, firmano un contratto con la Virgin Records ed inizia il loro cammino verso il successo.
L’8 luglio 1996 esce finalmente il primo singolo della girl band: Wannabe ed il videoclip entra subito in rotazione nei maggiori canali televisivi musicali.
Il singolo viene distribuito anche negli Stati Uniti e si piazza all’undicesimo posto della Billboard Hot 100, diventando il miglior debutto per un artista non americano, battendo anche i Beatles.
Si diffonde la “febbre da Spice Girls”, molto simile alla Beatlemania per i Beatles.
Le cinque componenti diventano delle vere e proprie icone di moda e decidono di conferirsi dei soprannomi, che descrivono anche la personalità di ognuna delle ragazze: Emma diventa Baby Spice, per il suo aspetto fanciullesco, Geri è Ginger Spice, per i capelli rossi e per l’attitudine provocante, Mel B diventa Scary Spice per il carattere esuberante, Victoria è Posh Spice, perché sempre molto attenta alla moda e Mel C è Sporty Spice, perché la più sportiva del gruppo.
I loro soprannomi caratterizzeranno lo stile e l’attitudine delle cinque componenti per tutta la carriera.
Nel novembre del 1996 esce il loro primo album, Spice, che diventa un vero e proprio successo, sia in Europa che negli USA; l’album diventa 7 volte disco di platino.
A quasi un anno dal primo album, nel 1997 esce il loro secondo lavoro, Spiceworld, anticipato dal singolo Spice Up Your Life. L’album riesce a vendere 7 milioni di copie in sole due settimane.
Il periodo a cavallo tra il 1997 ed il 1998 è il periodo d’oro delle Spice Girls, che pubblicano anche i singoli Stop e Viva Forever.
Nel 1997 esce anche il film Spice Girls- Il film, una pellicola dove le ragazze interpretano sé stesse, anche come girl band. Nonostante il film abbia ricevuto diverse critiche e diverse nomination ai Razzie Awards, sbanca al botteghino ed entra di diritto nella cultura pop.
A novembre del 1997 il loro manager, Simon Fuller, dà le dimissioni, molto probabilmente per divergenze con Geri e Mel B, che, in quel periodo, si contendevano la leadership del gruppo.
Così, da quel momento, le ragazze si autogestiscono ed ognuna assume una mansione da gestire, come l’organizzazione dei tour ed il merchandising. Una mossa che ha mostrato la forza e l’indipendenza delle ragazze.
Nei primi mesi del 1998 inizia lo Spiceworld Tour, riscuotendo un grande successo. Ma alle ultime due tappe del tour, Geri Halliwell non si presenta e le altre giustificano la sua assenza con motivi di salute.
Aleggiava un’ombra oscura sulla sorte del gruppo ed il peggio stava arrivando: il 31 maggio 1998, la Halliwell dichiara alla stampa il suo addio alla band, per divergenze artistiche.
La notizia semina disperazione tra i fan e diventa una delle news più importanti nel mondo dell’intrattenimento, così importante da provocare il crollo delle azioni dell’azienda discografica EMI.
Dall’abbandono di Geri Halliwell, che nel frattempo comincia una carriera da solista (anche se poco fortunata), inizia un periodo difficile anche per le Spice Girls, che perdono diversi progetti, tra cui uno con la Disney.
Esce, però, il singolo Goodbye, dedicato all’addio di Geri, che raggiunge la vetta di molte classifiche musicali in tutto il mondo.
Nel 1999 tutte le componenti iniziano parallelamente la carriera da soliste.
Nel 2000 esce un nuovo album, Forever, che però non riscuote il successo sperato. Nello stesso anno, le quattro componenti annunciano lo scioglimento del gruppo, per continuare le proprie carriere da soliste, sottolineando, però che non fosse una separazione definitiva.
Negli ultimi anni, il gruppo si è riunito più volte, come nel 2007, per firmare un Greatest Hits e per alcuni concerti. Nel 2012 si riuniscono per cantare alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi a Londra.
Sembrava tutto finito, solo qualche sporadica apparizione, invece, pochi giorni fa è stato annunciato un nuovo tour, in collaborazione col loro vecchio manager Simon Fuller. Il messaggio delle ragazze è quello di
“Tramandare alle future generazioni il messaggio di empowerment femminile”.
Il tour si svolgerà nel Regno Unito nel 2019, senza Victoria.
Le Spice Girls, nolenti o volenti, hanno segnato il mondo della musica, in maniera permanente.
La girl band, che rimane essere la più famosa e conosciuta, è stata l’ultimo sprazzo di qualità, prima che le industrie discografiche iniziassero ad interessarsi ai partecipanti dei talent show.
Le Spice Girls si sono formate per un’idea discografica e commerciale ben precisa: mancava un simbolo femminile e femminista di tal misura nel mondo musicale della fine degli anni Novanta ed è stato trovato in loro.
Le loro canzoni erano allegre, esuberanti, ti facevano ballare e di certo non erano pezzi di particolare bellezza tecnica, ma funzionavano.
Le Spice Girls, nonostante abbiano dominato la scena musicale degli anni Novanta, non hanno mai vinto un Grammy Award, ma sono state capaci di vendere la propria immagine e la propria musica.
Negli anni Novanta le cinque ragazze potevano trovarsi ovunque: album di figurine, linee di vestiti, lecca-lecca.
Hanno avuto delle divergenze col loro manager e si sono rimboccate le maniche per potersi distribuire e vendere al grande pubblico da sole, in autonomia.
Un vero e proprio esempio di empowerment femminile.
Tutte le ragazzine volevano somigliare alle Spice Girls, vestirsi e pettinarsi come loro. Tutti cantavano le loro canzoni, era impossibile non notarle.
Le Spice Girls saranno state anche una pura mossa di marketing musicale che ha dato vita a questa girl band a tavolino, ma è stata una scelta intelligente, fatta cavalcando l’onda musicale degli anni Novanta.