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Musicoterapia: breve storia sulla nascita e lo sviluppo

In questa terza tappa del nostro viaggio, vedremo un po’ di storia della musicoterapia.

Era primitiva

La musica ha un ruolo centrale nei riti: matrimoni, funerali, nascite o rituali propiziatori (come ad esempio chiedere alla divinità di inviare raccolti abbondanti).

Maghi e guaritori la utilizzavano per attirare il bene e scacciare il male, attribuendole una sorta di potere magico.

L’Egitto

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Gli egizi sono sempre stati all’avanguardia per molte cose, non ultima l’utilizzo della musica nelle terapie mediche. In questo periodo veniva utilizzata con fini medici, negli ospedali e per fronteggiare l’infertilità femminile.

Erofilo, fondatore della scuola medica alessandrina, regolava la pulsazione arteriosa utilizzando le scale musicali.

Per gli egizi la musica incide sulle emozioni, e la utilizzavano affinchè i ragazzi non fossero preda degli impulsi, ma sapessero usare in maniera corretta tutte le emozioni.

La Grecia e Roma

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La musica si utilizzava per i suoi effetti positivi nella formazione della personalità. Veniva associata anche al potere religioso: si credeva che le divinità inviassero il bene e il male, e che cantando per loro ci si potesse liberare delle malattie.

Tanto Platone quanto Aristotele, si espressero sui benefici della musicoterapia:

Anche Roma segue queste idee, ed utilizza la musica soprattutto per curare infermità mentali e insonnia.

Rinascimento

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Durante il periodo che vede protagonisti (e artefici) i Medici, la musica è una protagonista importante: i balli si sprecano, e spesso hanno una valenza tanto politica quanto sociale.

Oltre la musica, si diffonde moltiasimo l’opera letteraria dei trattati, ne furono scritti molti in molti ambiti e anche in tema di musicoterapia.

L’obiettivo era tanto educare le persone ed informarle sulla musicoterapia, quanto individuare e cristallizzare criteri scientifici su teorie filosofiche.

Si stabilì che tramite diversi elementi musicali è possibile alleviare la sofferenza del malato.

Epoca moderna

Facendo tesoro di quanto avvenuto nel passato, e con l’avanzare delle conoscenze, dal XVIII secolo in poi la musica diventa sempre più potente e centrale nelle cure dei malati.

Nel XIX secolo la musica viene utilizzata come metodo per alleviare le tensioni prima dell’entrata in sala operatoria.

Nel XX la musica inizia ad avere un ruolo terapeutico, tanto che si cominciano a fare i primi studi ufficiali sulla musicoterapia.

La prima istituzione formale e riconosciuta in materia, apre i battenti nel 1950, negli Stati Uniti che durante gli anni porteranno avanti molti studi su questo tema.

Oggi

Con il progredire degli studi sulla neuroscienza, si è scoperto che è possibile monitorare l’attività cerebrale mentre si ascolta, si compone o si pensa alla musica.

Con questi studi abbiamo scoperto che la musica attiva la corteccia auditiva, e altre aeree del cervello tra cui quella che controlla i muscoli, il centro del piacere, la parte che controlla le emozioni ecc.

Conclusione

Come abbiamo visto la musica ha sempre avuto un ruolo centrale nella vita umana, sia come intrattenimento che come vera e propria terapia.

Ha subito una vera e propria evoluzione nei secoli, tanto da essere oggi riconosciuta come vera e propria terapia in specifiche malattie che vedremo meglio nelle prossime settimane.

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