Quando si pensa ai “denti da latte”, una delle prime cose che viene in mente ai bimbi è la fatina dei denti (o il topolino)
Una storia raccontata dai genitori ai propri bambini per tranquillizzarli sul fatto che prima o poi i loro “denti da latte” cadono, per lasciare spazio a dei dentini nuovi più forti.
Infatti, i “denti da latte” ( detti anche denti decidui) non durano in eterno: la loro crescita ha inizio a circa 6-8 mesi di vita e si completa a 26 mesi circa con l’eruzione dei canini e dei molaretti (questo processo è variabile da bambino a bambino).
Essendo una tappa importante nella crescita di un bambino, la comparsa dei primi dentini viene sempre festeggiata con entusiasmo in famiglia, un entusiasmo che contagia pure il bimbo, che si sente “più grande”.
Un fenomeno facilmente intuibile: infatti, quando i “dentini” sono usciti o sul punto di uscire, il bambino comincia a mettere in bocca e mordicchiare qualsiasi cosa che capita tra le sue mani.
Questo rappresenta un primo bacino d’infezione per i denti da latte con annesso dolore e non solo: infiammazione e gonfiore delle gengive, oltre che ad una maggiore salivazione.
Sfatiamo l’idea che i “denti da latte” siano diversi dai dentini definitivi, e che quindi magari possano necessitare di minori cure perché prima o poi cadono.
I “dentini da latte”, anche se sembrano più distanziati di quelli definitivi, sono denti in tutto per tutto, e come tali possono andare incontro, se non curati, a “cariette” ed altre infezioni, con annessi dolori e pianti da parte del bambino.
Tuttavia il dolore più grande che i bambini possono provare coi dentini da latte è la loro caduta per lasciare spazio ai denti definitivi.
Tale processo inizia ai 6 anni, ma dura fino intorno ai 13, quando i denti definitivi subentrano a quelli da latte.
In mezzo, circa tra gli 8 e i 10 anni, si verifica una sorta di “transizione” in cui si hanno entrambi i tipi di dente.
Questo non deve assolutamente preoccupare, in quanto si tratta di un fenomeno naturale e transitorio.
Il sorgere dei “dentini da latte” e il successivo passaggio a quelli definitivi è una fase che non tutti i bambini affrontano allo stesso modo.
Alcuni, infatti, manco si accorgono di quello che sta accadendo alla loro bocca.
Per altri, invece, tale fase risulta alquanto difficile da superare, perché il dolore è a volte insopportabile, sia nella fase di formazione che nella successiva perdita del dentino da latte.
Un dolore che in realtà dolore non è.
Questo perché l’eruzione del dente non provoca dolore in sè e per sè, ma è perlopiù una reazione psicologica del bambino, che sente un qualcosa di “nuovo” all’interno della sua bocca. Tuttavia, se il dolore è forte, si può ricorrere ad alcuni piccoli accorgimenti:
- far imparare fin da subito ai bambini la pulizia dei denti, facendola vedere come un gioco
- fargli mordere qualcosa di freddo in caso di dolore: aiuta ad allentare la tensione
- per ridurre l’infiammazione e il dolore, imbevete un cotton fioc con della camomilla e passatelo sulla gengiva
SITOGRAFIA
https://www.nostrofiglio.it/neonato/dentizione/denti-bambini
https://www.nostrofiglio.it/neonato/dentizione/dentini-da-latte-in-arrivo