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Le serie tv che godono de “l’effetto Netflix”

Ci sono serie tv che sono entrate di diritto nella cultura pop, nelle discussioni di tutti i giorni. Il merito di questo va dato alla piattaforma di distribuzione più famosa del mondo: Netflix ed il suo tocco d’oro.

 

Fonte foto: GdS

 

Bisogna ammetterlo: Netflix ha rivoluzionato il modo in cui guardiamo film e serie tv.

Siamo ormai in un’epoca in cui la televisione è stata totalmente soppiantata dal pc e dai device mobili. Netflix è la piattaforma di distribuzione cinematografica e seriale più famosa del mondo ed ogni mese propone prodotti originali.
Non tutti i prodotti original Netflix sono di buona qualità, ma molte serie tv prodotte dalla piattaforma sono entrate direttamente nella cultura pop ed è impossibile non conoscerle.

Sarà capitato a tutti, in una discussione con un amico, di citare o sentire una citazione appartenente ad una serie tv Netflix.

Certe serie tv sono entrate nell’immaginario collettivo e non possiamo rimanere sordi e ciechi di fronte a questo fenomeno, chiamato “Effetto Netflix”. Non si parla di serie tv di eccellente fattura, ma di serie che presentano elementi che hanno convinto o che hanno suscitato dei forti sentimenti negli spettatori.

Vediamo quali sono le serie tv di maggiore successo di Netflix, che hanno colpito maggiormente il pubblico.

 

Tredici (13 Reasons Why)

Iniziamo da uno dei prodotti per adolescenti di maggiore successo di Netflix: Tredici.
La storia ha come protagonista la teenager Hanna Baker che, all’inizio della serie, annuncia il suo suicidio. Si ripercorre l’ultimo periodo della sua vita, con una serie di flashbacks, concentrandosi in ogni episodio su uno dei motivi per cui la ragazza si è suicidata. Hanna, prima di morire, ha lasciato tredici cassette ed in ognuna di esse, parla di un amico, un compagno di scuola, un motivo per cui ha deciso di suicidarsi.

Dopo le cassette, escono fuori i nomi dei responsabili e la seconda stagione racconta proprio il processo sul suicidio di Hanna, ripercorrendo episodi non visti nella prima stagione, che chiariscono la situazione riguardo la sua morte.
La serie non si presenta come uno dei teen drama a cui siamo abituati: sono presenti tematiche importanti, come il bullismo, l’omosessualità, le violenze domestiche e quelle sessuali, ma in chiave reale, senza alcuna patina dorata.

Il telefilm ha avuto un successo clamoroso e planetario, in molti l’hanno considerato così realistico e così “duro” su certe tematiche, da invitare le scuole a proporne la visione, per far comprendere agli adolescenti quanto una parola, un gesto o un’azione, che in molti considerano pura goliardia, possano mettere a repentaglio la salute mentale di adolescenti più fragili.

Ovviamente ci sono state anche diverse polemiche: la serie è stata accusata d’istigare al suicidio negli adolescenti. Ma la durezza della storia raccontata in Tredici, senza mezzi termini, senza oscurare nulla, non può che far comprendere agli adolescenti come possono sentirsi certi coetanei in un’età così delicata. Una serie teen che è stata apprezzata dagli stessi adolescenti, ma anche dagli adulti, che non possono dimenticarsi di come sia stata difficile la loro adolescenza.

Fonte foto: NerdMovieProductions

 

Narcos

Cambiamo del tutto genere, per spostarci in Narcos, serie televisiva statunitense-colombiana.
Narcos racconta della vita dei narcotrafficanti e di come hanno creato il loro impero della droga. Le prime due stagioni sono dedicate, ovviamente, al re del narcotraffico: Pablo Escobar, dalle origini fino alla fine del suo impero e della lotta contro la DEA.

La serie è stato un esperimento molto riuscito ed è stata seguita in tutto il mondo. Narcos è ricca di ambientazioni ben fatte, interpretazioni piene di talento ed eventi raccontati in maniera molto accurata. Sono presenti anche degli spezzoni con immagini reali dei vari accadimenti.

Narcos ci riporta nel crimine e sappiamo bene che il crimine attira gli spettatori, basti pensare al successo di serie come Breaking Bad o la nostrana Romanzo Criminale. Nonostante per la maggior parte del tempo, gli interpreti parlino spagnolo (seguibili con sottotitoli), Narcos è una delle serie di punta di Netflix.

Il successo sta sicuramente nella struttura della narrazione della serie, che porta gli spettatori quasi a “tifare” per i cattivi, soprattutto Escobar, nonostante siano tutti consci che sia sbagliato. Oltretutto, Escobar viene mostrato per quello che è, senza alcuna santificazione. Un uomo che ha ucciso tantissimi innocenti e che ha fatto sua la Colombia per un grande periodo di tempo.
Narcos ha portato noi spettatori in un mondo fatto di omicidi e droga, da cui ci porteremo una cosa fra tutte: Plata o Plomo.

Fonte foto: Cultora

 

La casa di carta (La casa de papel)

Netflix si è aperto recentemente a prodotti che non sono esclusivamente americani o inglesi. Una delle serie che ha fatto più scalpore è La casa di carta, serie televisiva spagnola.
Si racconta del piano di una banda di occupare la zecca nazionale spagnola a Madrid e di stampare autonomamente i soldi, per poi scappare. Le otto persone, tutti criminali specializzati in un campo specifico, sono state reclutate dal Professore, mente dell’operazione.

La serie, dal punto di vista narrativo, non è particolarmente innovativa e mette in scena l’ennesimo colpo in banca, ma ha un ritmo serrato, che porta lo spettatore a divorare le prime due stagioni in poche ore. Si empatizza coi protagonisti, nonostante siano dei criminali, ma che, in realtà, non rubano soldi al popolo, bensì allo Stato, una sorta di atto rivoluzionario.

La casa di carta presenta molti momenti iconici, come le tute rosse e le maschere di Salvador Dalì, che i ladri usano per non farsi riconoscere o la canzone Bella Ciao, cantata in diversi momenti nella serie.
Nonostante non sia un capolavoro dal punto di vista registico e narrativo, ha conquistato il pubblico, che spera che, con la terza stagione, non si rovini una storia che sembrava chiudersi in maniera già perfetta.

Fonte foto: Il Messaggero

 

Maniac

Saliamo di livello per parlare di una delle più belle serie tv che Netflix abbia mai prodotto: Maniac.
Un’ambientazione a metà tra gli anni Ottanta ed un futuro lontano, nel quale due sconosciuti (Emma Stone e Jonah Hill) soffrono di una grave forma di depressione, per motivi diversi. La depressione e la malattia mentale possono essere curate tramite una misteriosa sperimentazione farmaceutica, che promette di guarire le malattie in maniera permanente, tramite farmaci e lavaggi del cervello.

Le cose, però, non vanno come dovrebbero ed i due si ritrovano in una sorta di realtà parallela, creata dalle loro menti, nella quale si rincorrono ripetutamente.
Questa volta niente criminali e niente furti, per la prima volta la malattia mentale è al centro di una serie tv, interpretata da attori di serie A. La serie molto spesso abbandona la narrazione lineare, diventando quasi irreale, confusionaria e precisa al tempo stesso e ci regala un perfetto quadro delle persone che soffrono di disturbi mentali, entrando nella loro testa.

È un piccolo gioiello, diventata cult appena poco tempo dopo la sua uscita. Il successo ha portato alla nascita di Maniapp, un’app di dating, ispirata alla serie, che fa incontrare le persone che hanno le stesse ansie.
Una serie di nicchia, non comprensibile a tutti.

Fonte foto: BadTaste

 

Stranger Things

Chiudiamo in bellezza con la serie tv, marchiata Netflix, che ha incantato tutti, trascinandoci di nuovo negli anni Ottanta.
In Stranger Things, i protagonisti sono un gruppo di ragazzini: uno di loro sparisce misteriosamente e gli altri tre cercano degli indizi per ritrovarlo. Contemporaneamente, però, nella loro vita entra una ragazzina, che dice di chiamarsi Undici: ha la testa rasata, non conosce quasi nulla del mondo esterno e parla poco.

Il mistero s’infittisce ed i piccoli protagonisti si ritroveranno a fronteggiare una cosa più grande di loro e non appartenente al loro stesso mondo, insieme allo sceriffo Hopper ed alla madre di Will (la grandissima Winona Ryder) il ragazzino scomparso.Nella seconda stagione vediamo il ritorno di Will dai suoi amici, dopo aver passato del tempo nel Sottosopra, una realtà parallela abitata dagli alieni, ma che faticherà a ritrovarsi in questa dimensione, poiché dentro di lui, è rimasto qualcosa di alieno.

La serie è un mix di racconti di Stephen King, film per ragazzi e, soprattutto, anni Ottanta, che si presentano prepotenti al pubblico: nella musica, nelle ambientazioni, nel vestiario e, soprattutto, nelle atmosfere.
Stranger Things è stata la serie portabandiera del recente ritorno agli Eighties, che abbiamo potuto vedere anche nella moda e nel cinema.

Dopo la sua uscita, nessuno poteva dire di non averne mai sentito parlare: Stranger Things è diventato velocemente un fenomeno di massa, i protagonisti sono diventati subito delle star, specialmente Millie Bobby Brown, l’interprete di Undici, che ha regalato al pubblico una grande interpretazione, nonostante la sua giovane età. La grandiosità di Stranger Things sta nell’abbracciare un vasto pubblico di ogni età: dai ragazzi che sono incuriositi da una storia così di “vecchio stampo”, con alieni e dimensioni parallele ad adulti, ammaliati da una storia che riprende il loro passato.

Fonte foto: Panorama

 

Queste erano le cinque serie tv original Netflix che stanno maggiormente influenzando la cultura pop ed il pubblico.

Netflix produce una varietà immensa di prodotti, di ogni tipo e non sempre fa centro, ma con queste serie tv ha sicuramente conquistato il cuore del pubblico, facendole entrare in pieno nella cultura popolare, in pieno “effetto Netflix”.

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