Il Natale, negli anni Ottanta, aveva un’atmosfera diversa: era più semplice e sicuramente più genuino. Per il Vintage Friday vediamo quali regali c’erano sotto l’albero negli anni ’80.

1-catalogo-giocattoli-mattel-1981-320x444 Vintage Friday: i regali che speravamo di ricevere a Natale negli anni Ottanta
Fonte foto: Pinterest

 

Oggi il Natale è luminoso, super stiloso.

Nei negozi e nelle attività commerciali vediamo migliaia di decorazioni luminose, hipster ed all’ultima moda. Nessuno pensava di tirare fuori le decorazioni natalizie prima dell’8 dicembre, giorno canonico della preparazione dell’albero.
Negli anni Ottanta il Natale era certamente più genuino, forse più “pacchiano”, con grosse decorazioni e quelle lucine che diventavano incandescenti dopo pochi secondi dall’accensione. Era il Natale dei piatti abbondanti, orribili da vedere e supercalorici.

Se oggi, sotto l’albero, vediamo aggeggi iper-elettronici ed anche i bambini chiedono gli ultimi tablet e cellulari, negli anni Ottanta c’erano mucchi di regali sotto l’albero e giocattoli adatti ad ogni età.

Vediamo quali erano i regali sotto l’albero in quel periodo.

 

Gira la moda

Gira la moda era un gioco da tavolo per le bambine, messo in commercio nel 1984. Il gioco principale consisteva in una serie di cerchi concentrici e girevoli che, se venivano ruotati, davano la possibilità di creare numerosi abbinamenti di vestiti.

Si poteva scegliere la testa della modella, la parte superiore dell’abbigliamento (camicia, maglietta) e quello inferiore (gonne, pantaloni).
Quando si sceglieva l’outfit, si poggiava un foglio di carta sulla ruota e si passava sopra il carboncino, per disegnare il modello ottenuto.
Un gioco perfetto per le amanti della moda.

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Fonte foto: Pinterest

 

 

Micro Machines

Uno dei giochi preferiti dai maschietti (ma adocchiato anche dalle femminucce) erano sicuramente le Micro Machines: modellini di automobili, prodotti dalla metà degli anni Ottanta.
Le macchinine potevano avere forme e colori diversi ed erano di moltissimi modelli tra loro.

Il marchio si allargò ed iniziò a produrre anche altri veicoli, come camion, motociclette, treni e barche, ma le macchinine rimasero il loro marchio di fabbrica. Molte volte si trovavano in vendita insieme alle piste apposite, dove far sfrecciare le piccole macchine, oppure, per molti la pista era l’intera casa, ai danni dei genitori, che si trovavano queste macchinine mortali in ogni angolo, rischiando di cadere rovinosamente.

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Fonte foto: Ma come lo sai?

 

Fiammiferini

Uno dei giocattoli più di culto degli anni Ottanta, sono stati i Fiammiferini.
Questi bambolotti, formato mini, furono una novità enorme per l’epoca: in quegli anni, sul mercato, si trovavano bambolotti più grandi, a grandezza naturale.I Fiammiferini si discostano dai bambolotti canonici e si presentano in un piccolo formato, riposti in appunto, una scatola di fiammiferi.

Erano carini e morbidi, utili anche come antistress: si trovavano facilmente nei negozi di giocattoli, ma anche nelle edicole e nelle tabaccherie.

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Fonte foto: Corriere della Sera

 

Dolce Forno

Alzi la mano chi non ha mai chiesto, per Natale, il Dolce Forno. Nessuno?
Il Dolce Forno è stato il giocattolo di culto della decade ’80.
Il gioco consisteva in un piccolo fornelletto sul quale si poteva cucinare realmente, e anche un piccolo forno elettrico, con due teglie per i dolci, una terrina per mescolare la pasta, un mattarello col quale lavorarla ed un libro di ricette.

Nonostante fosse un giocattolo per bambini, c’era la possibilità di bruciarsi realmente, date le due lampadine ad incandescenza da 100 watt, che erano in grado di cuocere crostate, biscotti e piccoli dolcetti. A differenza di altri giocattoli dedicati alla cucina, che erano totalmente finti e non c’era la possibilità di utilizzarli realmente, il Dolce Forno permetteva ai bambini di mettersi alla prova con la loro prima cucina.

Avevamo la possibilità di cucinare veramente, nonostante la dubbia commestibilità di ciò che usciva da questo giocattolo, ma noi eravamo felici comunque.

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Fonte foto: Magic Blitzen

 

Walkman

Se oggi i bambini, anche molto piccoli, ascoltano la musica su Spotify, la famosa app dedicata alla musica, negli anni Ottanta, tutti desideravamo un walkman. Si tratta di un lettore di musicassette, che permetteva di ascoltare la musica ovunque, poiché andava a pile.

Negli anni Ottanta tutti volevano un walkman, tutti volevano girare per strada con la musica nelle orecchie.
E quando finiva il lato A, si girava la musicassetta per il lato B.

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Fonte foto: Pinterest

 

My little pony

Altro simbolo degli anni Ottanta, rimasto in auge ancora oggi, sono i My Little Pony. Era una linea di pony colorati giocattolo, prodotti dalla Hasbro e furono lanciati sul mercato nel 1982. Gli anni Ottanta furono realmente gli anni del loro successo, incantando le ragazze di ogni età.

Si trattava di piccoli pony colorati, con una criniera colorata, occhi grandi ed un simbolo unico stampato sui fianchi del pony, come un cuore o un arcobaleno.
Inizialmente si trattava solamente di pony, poi iniziarono ad apparire anche pegasi, unicorni, cavallucci marini e baby pony, arricchendo la famiglia dei My little pony, che ebbe un successo incredibile.

I My little pony possono essere definiti quasi un’icona ed ancora oggi compaiono su abbigliamento, borse ed accessori per la scuola.

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Fonte foto: Pinterest

 

Brivido

Passiamo ai giochi da tavolo, un must delle serate natalizie. Uno dei più famosi degli anni Ottanta fu Brivido. Era un gioco a metà tra l’azione e l’horror, un mix perfetto per i bambini.

Il gioco era molto semplice: il giocatore più veloce a chiudere la tomba del fantasma, in cima alla torre, avrebbe vinto la partita. Per arrivare alla fine, però, bisognava superare alcune avversità: un cavaliere munito di accetta, un salone dal pavimento poco sicuro, una cupa cantina ed una prigione sotterranea.

Il tabellone tridimensionale ed il teschio fosforescente rimarranno elementi iconici di questo gioco da tavolo, che ha divertito tantissimi bambini ed adolescenti degli anni Ottanta.

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Fonte foto: GliAnni80

 

L’allegro chirurgo

Continuiamo con un altro gioco da tavolo: L’allegro chirurgo, la versione italiana del gioco statunitense Operation. Il gioco fa impersonare i giocatori in chirurghi alle prime armi, che devono cercare di operare il paziente ed estrarre i vari oggetti dal suo corpo, senza alcun “BIP”.

Un gioco che coinvolgeva l’intera famiglia, alle prese con operazioni millimetriche, con la continua paura di farlo suonare, cercando di estrarre una “farfalla nello stomaco” o un “pomo d’Adamo”.
Un gioco iconico, ancora oggi in commercio.

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Fonte foto: GliAnni80

 

Lego

Diciamolo, i Lego non passeranno mai di moda. I Lego sono delle costruzioni in plastica che si incastrano tra loro, utili per costruire qualsiasi cosa la fantasia voglia.

Sono diventati talmente famosi da pensare direttamente a questo marchio, quando si parla di costruzioni.
Oggi sono in vendita migliaia di linee tematiche: lo spazio, i castelli medievali, le navi pirata, ma anche linee dedicate alle grandi saghe, come Star Wars, Harry Potter ed Il Signore degli Anelli.

Ma negli anni Ottanta, tutto questo non c’era: c’erano solo tantissimi mattoncini, di tantissimi colori, da incastrare l’un l’altro. Questi piccoli mattoncini hanno contribuito alla fantasia dei bambini e dei ragazzi, che li usavano per costruire le cose più impensate.
Un gioco intramontabile, che trovavamo sotto l’albero di Natale negli anni Ottanta, ma anche oggi.

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Fonte foto: Ansa

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NES

Negli anni Ottanta ci fu il boom per i primi videogiochi: le sale giochi erano molto in voga, con videogames come Pac-Man o Space Invaders. Ma, in questa decade, iniziarono ad affacciarsi anche le prime console portatili, per giocare comodamente a casa o ovunque si volesse.

Una delle console portatili più famose fu il Nintendo Entertainment System (NES), a 8 bit, prodotta da Nintendo tra il 1983 ed il 1995. È stata la console più venduta dei suoi tempi ed ha riscosso successo anche per la presenza di titoli famosi, come Super Mario Bros, The Legend of Zelda e Castlevania.

Si giocava mediante l’inserimento di cartucce coi diversi giochi. I personaggi Nintendo fecero breccia nei cuori dei videogiocatori. Una console che rimase, per molti, solo un sogno, ma che era presente in ogni letterina per Babbo Natale.

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Fonte foto: Pinterest

 

 

Questi erano i dieci regali che speravamo di trovare sotto l’albero di Natale negli anni Ottanta.
Come abbiamo potuto vedere, ormai sono lontani i tempi in cui si chiedevano giocattoli per stimolare la fantasia ed era veramente poco presente la tecnologia, che iniziava, però, ad affacciarsi sul mondo ludico.

Voi, invece, cosa volevate a Natale negli anni Ottanta?

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