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Un museo sui cibi più disgustosi? In Svezia è possibile

«Il disgusto è una delle sei emozioni umane fondamentali. Mentre l’emozione è universale, i cibi che troviamo disgustosi non lo sono. Ciò che è delizioso per una persona può essere rivoltante per un’altra. Disgusting Food Museum invita i visitatori a esplorare il mondo del cibo e a sfidare le proprie idee su ciò che è e ciò che non è commestibile»,

È scritto sul sito del museo.

È proprio in riferimento al disgusto che in Svezia si è deciso di organizzare un’esposizione di 80 alimenti considerati fra i più rivoltanti al mondo.

Fonte: Google

 

Il Disgusting Food Museum

Dal Durian al Casu Marzu: Alimenti disgustosi anche in Italia

Dall’uovo dei cent’anni all’aringa fermentata dalla Svezia, dal frutto più puzzolente del mondo al vino dei tre peni. A Malmö, in Svezia, dal 31 ottobre al 27 gennaio apre il Disgusting Food Museum, il museo dei cibi disgustosi, che ospita 80 dei cibi più rivoltanti del mondo.

Tra questi ce ne sono anche alcuni italiani: il casu marzu, il formaggio con le larve di mosca, e il callu sardu, lo stomaco di un capretto lattante chiuso alle estremità con una corda e fatto stagionare con tutto il suo contenuto, l’ultima poppata di latte materno.

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Tra i tanti non potranno mancare lhákarl , lo squalo putrefatto considerato un piatto da grandi intenditori e riservato ai palati più raffinati d’Islanda o ancora il durian, così puzzolente da essere vietato sui trasporti pubblici di Singapore. Nei corridoi del museo si potranno trovare anche il porcellino d’India arrostito, amatissimo in Perù, il pene crudo di bue e l’aringa fermentata, di cui in Svezia vanno matti.

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La sfida di questa “selezione” di cibi ripugnanti è quella di dimostrare la teoria secondo cui «il disgusto è culturale e contestuale».

«Ho pensato a quanto potesse essere interessante dedicare un museo non al cibo più bello o più prelibato, ma a quello più disgustoso. Spero che questa esposizione possa contribuire a un crescente interesse e all’accettazione di fonti proteiche più ecologicamente sostenibili, come gli insetti» spiega il curatore Samuel West.

Degustare perché no?

Una volta preso il biglietto si entra nel percorso Ikea designed dei cibi più disgustosi al mondo dove saranno anche organizzate attività di squadra, come Taste one for the team, in cui sarà possibile «sfidare i propri colleghi o amici in una degustazione unica che nessuno potrà mai dimenticare» e per i più valorosi sarà possibile assistere al video della preparazione dell’haggis, simbolo della tradizione culinaria scozzese: interiora di pecora mescolate con farina d’avena e insaccate nello stomaco dell’animale, poi in brodo per tre ore, da mangiare con patate e un bicchiere di whisky.

Una esperienza interessante, per entrare a conoscenza delle svariate culture ci circondano e perchè no anche all’insegna del coraggio.

Fonte: Google

 

Curiosi di provarlo? Il museo dei cibi più disgustosi del mondo vi aspetta.

SITOGRAFIA

 https://www.marieclaire.com/it/food/a25082418/cibi-piu-disgustosi-al-mondo-museo/

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