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Il fenomeno del “Christmas blues”: la tristezza durante le feste

Nonostante sia già passato Natale, siamo ancora immersi totalmente nelle feste. Il periodo natalizio, di solito, è visto come un periodo felice e spensierato, ma non è per tutti così: esiste un fenomeno detto “christmas blues”.

 

Fonte foto: State of Mind

 

È da poco passato Natale e sta per concludersi questo 2018.

Questi sono i giorni “cuscinetto” dell’anno: giorni in cui molti sono ancora in vacanza, le scuole sono ancora chiuse e non si ha la più pallida idea di che giorno sia.
Il periodo natalizio è canonicamente considerato un periodo allegro, date anche le rimembranze di quello che era per noi il Natale quando eravamo piccoli: non c’era la scuola, si giocava tutto il tempo, si aprivano i regali e si stava con la famiglia.

Oggi il Natale è considerato uno dei fattori di maggiore stress per un adulto: ci sono tante spese da fare, bisogna comprare regali per famiglia ed amici, c’è traffico ovunque e sono anche gli ultimi giorni a lavoro, che risultano essere quelli con maggiore carico d’impegni.

Fonte foto: Alabama NewsCenter

 

Ma c’è un fenomeno, provato scientificamente, che va oltre al solito stress provato durante le feste natalizie ed è il “Christmas Blues”.
Per Christmas Blues s’intende una sorta di sensazione di leggera depressione, mescolata a malinconia ed ansia, che, ovviamente stride con l’atmosfera allegra del Natale che tutti ci propinano, dai conoscenti ai media.
Questo fenomeno è noto dagli anni Trenta, studiato da psicologi americani che, durante le feste natalizie, hanno notato un aumento di questa sorta di depressione.

Il Natale, sicuramente, dopo aver passato l’infanzia, può far nascere sentimenti di inadeguatezza nella persona, insieme ad un senso di colpa per non riuscire ad essere felici ed entusiasti in un periodo in cui tutti ci richiedono di esserlo.

L’ansia è dovuta all’innumerevole numero di cose da fare: cene ed aperitivi con colleghi ed amici per farsi gli auguri di Natale (e per il buon anno), le mille spese per il cenone e soprattutto la corsa al regalo perfetto (il cosiddetto “stress da regalo”).
Quest’ultimo è un sentimento piuttosto comune nel periodo natalizio: per i propri cari, c’è la volontà di fare un regalo apprezzato, un qualcosa che non venga riposto in un cassetto e poi dimenticato e di mantenere le aspettative; d’altra parte, ci sono anche regali destinati a quelle persone a cui, in realtà, non si vuole fare nulla.

Fonte foto: lifewire.com

 

Il Natale è principalmente dedicato alla famiglia, così come quasi tutte le festività e se per molti è l’occasione di rivedere i propri cari, dopo tanto tempo, per altri è una vera tortura.
La famiglia non si sceglie, si sa, per questo potremmo trovarci in situazioni non così piacevoli, come il bombardamento dai propri genitori o da zii lontani, che non vedono l’ora di porre domande inadeguate sulla tua vita, il tuo lavoro, la tua vita amorosa e la possibilità di avere figli.

C’è anche un altro lato della medaglia: chi non ha una famiglia.
Il Natale può essere molto dannoso per queste persone: con un tale bombardamento sui media e da parte di conoscenti, sulla famiglia, si rischia di portare certi individui verso una sorta di depressione e malinconia, per una mancanza che, durante le feste, diventa più opprimente.
Soprattutto il Natale, è la festa emblema della famiglia e ciò può riportare alla mente dei momenti dolorosi, soprattutto se una persona ha subìto da poco una perdita.

Fonte foto: Daily Express

 

I principali sintomi del Christmas blues sono dovuti all’anedonia, ovvero l’incapacità di trarre piacere dalle celebrazioni.

I sintomi sono un abbassamento dell’umore, fenomeni di demotivazione e una mancanza di partecipazione alla gioia altrui ed agli eventi portati dalle feste; ciò può portare anche ad insonnia, crisi di pianto, ansia e pensieri negativi.

Per combattere questa sensazione, gli esperti consigliano di cercare di vivere questi giorni come se fossero giorni ordinari.
Nonostante ci siano cambiamenti repentini della propria quotidianità, come lo stacco da lavoro e studio, ma anche eventi che richiedono una socialità forzata, bisogna cercare di mantenere il contatto con la realtà e la vita di tutti i giorni, senza sentire l’obbligo morale di essere forzatamente felici e con un sorriso stampato in faccia.
Bisogna trovare il coraggio di dire di no, se la situazione fa sentire a disagio o addirittura se deprime.

Il Natale è un periodo magico, ma stressante, se si è superata l’età dell’infanzia. Ognuno reagisce nella propria maniera al tour de force delle feste.

Non vi sentite obbligati e cercate di gioire per le piccole cose, non rimuginando sulle cose brutte della vita.

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