La notizia aveva cominciato a girare due giorni fa su Twitter, ma solo poche ore fa è arrivata l’ufficialità: la rivista Rolling Stone cesserà le pubblicazioni in Italia.
A dare la conferma proprio l’editore di Rolling Stone, Luciano Bernardini de Pace, recentemente intervistato dalla rivista Primaonline.
Una chiusura le cui ragioni sarebbero da ricercarsi nella pubblicazione, questa estate, di alcuni contenuti “scottanti” che avrebbe agitato un pò le acque in ambito politico- istituzionale ma anche giornalistico.
Ciò nonostante, Bernardini difende a spada tratta la versione cartacea della sua creatura, giustificando la cessazione della pubblicazione di “Rolling Stone” con motivazioni di tipo imprenditoriale:
“…un imprenditore fa i conti e vede che ha a che fare con costi industriali crescenti a partire dalla carta, un sistema distributivo che ti costringe a stampare 50mila copie per venderne 20mila, l’edicola che perde sempre più di valore come punto vendita. E prende una decisione”
Versione cartacea, perché la chiusura non riguarda la versione digitale, che continuerà la pubblicazione, dato anche il recente rinnovamento avvenuto a novembre 2018.
Qualunque siano le ragioni, la chiusura della redazione cartacea del Rolling Stone segna la fine di un’era per molti appassionati della celebre rivista statunitense.
Un’era iniziata nel lontano 1967 a San Fransisco, dalle menti creative di Jann Simon Wenner (tuttora editore) e dal critico musicale Ralph J. Gleason, che dapprima diedero un’impronta hippie, per poi abbracciare anche canoni giornalistici più tradizionali.
Se nei primi anni ’70 la rivista tende a privilegiare la tematica politica, negli anni ’80 si assiste ad un cambiamento semi-radicale della stessa, che comincia a trattare anche di tematiche musicali e di cinema.
Inoltre, negli stessi anni ’80, Rolling Stone approda in Italia, con la prima uscita risalente al 12-25 aprile del 1980; l’edizione italiana presenta caratteristiche peculiari, che la differenziano da quella americana, quali:
- la pubblicazione mensile, al contrario di quella settimanale made in USA
- il grande spazio dato alla celebrazione di miti del rock come giovani promesse o talenti
Diverse sono le tematiche: oltre alla politica, come la “gemella” americana, Rolling Stone Italia parla di arte, cultura di massa, diversi stili di vita, pubblica numerosi servizi fotografici di moda e alcuni degli speciali storici di RS USA.
Tra questi vanno ricordati I 50 momenti più importanti della storia del rock, I 500 migliori album di tutti i tempi ,o lo speciale celebrativo uscito in occasione della 1000ª copertina americana.
Nel 2017 si passa dalla “carta stampata” anche al digitale: nasce infatti anche il nuovo sito, ulteriormente rinnovato nel gennaio 2013.
Anche se ci sarà sempre una versione digitale, il non trovare più nelle edicole “Rolling Stone” rappresenta la fine di un’era per i numerosi fan che la rivista ha accumulato negli anni.
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