In molti social media si è diffusa, con l’arrivo del 2019, una nuova challenge. Si tratta della #10yearschallenge e prevede che gli utenti pubblichino affiancante una loro fotografia recente e una del 2009. Quello che potrebbe sembrare poco più che un gioco sta però diventando portavoce di questioni etiche, primo fra tutte il degrado ambientale.
Pagine e utenti hanno usato l’hashtag per sottolineare le difficoltà che il nostro pianeta sta fronteggiando invitando la popolazione di Internet ad aprire gli occhi e ad agire per invertire la tendenza distruttiva. Purtroppo infatti, scorrendo le immagini in questione, è abbastanza evidente che per quanto riguarda l’ambiente la #10yearschallenge mostra una notevole sconfitta.
Ecco alcuni dei problemi evidenziati.
Animali
Orsi polari che stanno perdendo il loro habitat ed elefanti cacciati per l’avorio sono i protagonisti animali della denuncia ambientale della #10yearschallenge.
Riscaldamento globale
Qui, l’attenzione è spostata sullo scioglimento dei ghiacciai, con immagini che mostrano come alcune pratiche umane stiano influendo negativamente sull’ambiente.
Barriera corallina
A distanza di dieci anni, quello che era un ecosistema marino colorato e pieno di vita è ormai morto e grigio: gli effetti di questa perdita sull’ambiente sono e saranno devastanti.
Plastica negli oceani
Bottiglie gettate nell’oceano nel 2009 oggi non si sono ancora decomposte, ma restano ad inquinare le acque e l’ambiente. In media infatti, un bottiglia di plastica impiega un centinaio di anni a decomporsi.
Deforestazione
Intere foreste abbattute per fare spazio a campi da coltivare o allevamenti, o alla ricerca di beni da esportare come il legno privato: questo è l’impatto che l’attività umana sta avendo in aree forestali.
Sotto a queste immagini molti utenti scrivono “ The only #10yearschallenge we should all worry about”, ovvero “L’unica #10yearschallenge di cui tutti noi dovremmo interessarci.
Forse, effettivamente, converrebbe aprire gli occhi sul tema, perché i problemi sulla Terra sono cresciuti a dismisura negli ultimi 10 anni e, purtroppo, sono destinati a farlo in maniera esponenziale se non invertiamo, partendo da azioni quotidiane, la rotta.