Non è la prima volta che la società di Bill Gates compie opere a favore della società. Stavolta l’obiettivo è quello di ridurre la disuguaglianza, creando una società hi-tech fruibile da tutti.
Saranno investiti, in questo caso, 500 milioni di dollari per costruire nuove case a prezzi accessibili e migliorare le strutture già presenti, con lo scopo di migliorare la realtà abitativa a Seattle ed offrire un valido supporto ai cittadini.
Siamo abituati ad opere di grosse dimensioni finanziate dalla sua fondazione filantropica, ma questa, secondo il New York Times, pare essere la più grande iniziativa portata avanti da una grossa azienda.
A Seattle, negli ultimi 10 anni, si è verificata una evoluzione in positivo, grazie ad una crescita dei posti di lavoro, nonostante il gap sulle condizioni abitative sia rimasto veramente molto ampio. Gli immobili, infatti, hanno subito un grosso picco in ascesa dei prezzi delle case, rendendo la città una tra le più costose degli Stati Uniti. I lavoratori non hanno le possibilità economiche per vivere vicino al proprio posto di lavoro e il numero di senzatetto è aumentato in maniera catastrofica.
Una vera e propria crisi sociale, che Microsoft vuole combattere, offrendo soluzioni immobiliari e prezzi accessibili, in modo tale da risanare la comunità e le famiglie.
Non esiste città senza abitanti. Servizi efficienti, sanità funzionante, negozi, e tutto ciò che possa rendere felice una persona, diventa vano nel momento in cui a mancare è un nido dove rifugiarsi dopo una giornata di lavoro.
Nonostante la diffidenza, spesso giustificata, per la crescita esponenziale di grandi colossi industriali, alcuni imprenditori ricordano ancora “da dove sono nati”. Prima di essere ciò che sono, si è soprattutto cittadini, con una morale ed un senso civico molto forte, dimostrato in più occasioni.
La società americana di Bill Gates, in prima linea, mostra il suo impegno pronto ad aprire gli orizzonti di un popolo scosso dal malumore e dalle grosse difficoltà economiche, offrendo una nuova speranza a chi, spesso, si trova a lottare con una coscienza popolare non sempre benevola.
Questa opera non porrà fine ai fallimenti, agli sforzi, ai boicottaggi che sono all’ordine del giorno, ma sarà uno dei tasselli del puzzle che si incastrerà perfettamente dando nuova forza ai lavoratori con medio-basso reddito.
L’augurio è che si prenda esempio da queste iniziative, tanto da smuovere gli animi a fare quel “qualcosa in più per il prossimo”.