Il cervello è oggetto di studio da parte di numerosi settori disciplinari che variano dalla medicina, alla psicologia per arrivare fino all’informatica. Con l’avvento dei nuovi sistemi biomedici è stato possibile studiare il cervello da molti punti di vista, eppure uno era ancora sconosciuto. E’ possibile ascoltare il nostro cervello? Quali sarebbero le implicazioni?
Cos’è il SiNap?
La risposta adesso è sì! Il SiNaps (Simultaneous Neural Recording Active Pixel Sensor technology) è un microfono potentissimo in grado di ascoltare i segnali elettrici di tantissime cellule nervose. Il SiNaps,presentato lo scorso 29 Gennaio in Svizzera, è stato realizzato dal team dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, collaborando anche con gruppi di ricerca dell’Università di Harvard.
Questo strumento sarà in grado di percepire i segnali bioelettrici di moltissime cellule nervose: in questo modo sarà più semplice studiare il linguaggio e la comunicazione elettrica che avviene all’interno del sistema nervoso. In passato la tecnologia permetteva di ascoltare meno di 100 cellule nervose, rendendo quasi impossibile decifrarne la comunicazione.
Con il SiNaps sarà come <registrare i suoni provenienti da ogni stanza e poi ricomporli insieme.> dice Berdondini <in questo modo si riuscirebbe a ricostruire il concerto e ad apprezzarne tutte le sfumature>.
Quali sono i suoi campi di applicazione?
Il SiNaps sarà un nuovo strumento biomedico utile in moltissimi campi, anche grazie ai suoi costi ridotti. Le applicazioni dello strumento infatti saranno utili, oltre che per fini di ricerca, anche per l’informatica. Nel campo delle interfacce uomo-macchina questa tecnologia sarà importante per dialogare con il nostro sistema nervoso in modo più efficiente.
Inoltre sarà utile nel campo diagnostico dei disturbi mentali e nel campo terapeutico e farmacologico. Ma non è finita qui: pare che il SiNaps potrebbe essere usato anche in campi di applicazioni molto lontani dalle neuroscienze, come il campo ambientale e la sicurezza alimentare.