“Manuel non camminerà più”, non lascia speranze la sentenza dei medici del San Camillo sulle condizioni del nuotatore Manuel Bertoluzzo, rimasto ferito sabato notte a Roma, durante una sparatoria, per uno scambio di persona.

Giovane promessa del nuoto di Treviso, triestino di nascita, si allenava al Centro federale di Ostia.

Dopo la sparatoria, è stato ricoverato in prognosi riservata all’Ospedale San Camillo di Roma.

Così riassume la situazione Alberto Delitala, chirurgo che ha operato il ragazzo:

Nonostante la decompressione del midollo, il midollo non conduce. Abbiamo effettuato uno studio bioelettrico che ha evidenziato una lesione midollare completa. E questo ci porta a dire che con le attuali conoscenze della scienza neurologica non ci possa essere una ripresa del movimento delle gambe.

Sebbene secondo il chirurgo il decorso post operatorio sia soddisfacente, ed i paramentri cardiorespiratori buoni, “è ancora troppo presto per poter sciogliere la prognosi”.

Appena i medici lo riterranno opportuno, Manuel sarà trasferito in un centro di riabilitazione “per consentirgli di riprendere una vita anche in presenza di una lesione midollare”, spiega il professor Delitala.

La famiglia è ovviamente già al corrente delle condizioni di Manuel, sapevano già del forte rischio di lesione al midollo.

Io voglio mio figlio a casa. Sono le ore più pesanti, drammatiche. Ma bisogna farsi forza, qui al San Camillo c’è l’eccellenza

queste le parole di papà Franco Bortuzzo.

Ha voluto inoltre esprimere la sua gratitudine per la Federnuoto e la sua profonda fiducia per tutte le forze dell’ordine impegnate nelle indagini.

Racconta poi ancora del figlio, “non è mai stato rissoso”, dice. E’ un ragazzo tranquillo, che voleva solo coltivare il suo sogno.

Parla anche di Roma, specificando che per lui non è la città il problema.

“È una città meravigliosa, Roma non è quello che è successo la notte di sabato. Tanti romani mi stanno scrivendo per starmi vicino”.

Le forze dell’ordine stanno cercando i colpevoli, e indagano ora su una violenta rissa avvenuta qualche minuto prima del fatto, in un pub poco distante, ipotizzando un collegamento.

L’ipotesi è che uno dei partecipanti alla rissa, armato e in cerca di vendetta, avrebbe poi sparato a Bortuzzo scambiandolo con qualcun altro.

Gli investigatori stanno già interrogando uno degli autori dello scontro al pub, ma il possibile sospetto al momento nega tutto.

 

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