Lo scorso 7 febbraio 2019 è andata in onda, in diretta dal teatro Ariston la terza serata del Festival di Sanremo. La giornata è stata dedicata a 12 esibizioni di cantanti in gara, duetti e commemorazioni di artisti passati il tutto condito con una nota di humor portato da sketch comici.

Giovedì, terza serata del Festival della canzone italiana sul palco dell’Ariston sono saliti i 12 cantanti in gara che non si sono esibiti il giorno precedente:

  • Mahmood esce per primo all’Ariston con “Soldi”. La prima sera si era esibito per ultimo e la stanchezza gli aveva giocato un brutto scherzo. In questa esibizione la freschezza dovuta all’orario ha regalato alle note della canzone una sfumatura migliore.
  • Zen Circus ha riproposto il suo pezzo “L’amore è una dittatura”: l’esibizione è stata apprezzata più di quella della prima serata. E’ stata giudicata più “Rock” senza gli sbandieratori.
  • Francesco Motta ha cantato “Dov’è l’Italia”: salito sul palco dopo Raf e Umberto Tozzi, ospiti della serata che hanno duettato portando sul palco un Medley dei loro grandi successi, ha saputo “tenere il passo” e portare la sua canzone al livello delle precedenti in cui il pubblico si era alzato in piedi in standing ovation.
  • Nino D’angelo e Livio Cori sono saliti sul palco con “Un’altra luce”: un’altra luce letteralmente. L’esibizione del duo è stata giudicata migliore di quella della prima serata in cui, probabilmente, aveva anche giocato un po’ di emozione.
  • Simone Cristicchi commuove con “Abbi cura di me”. Se al primo ascolto non aveva colpito sufficientemente, nella sua seconda esibizione il cantante fa scendere qualche lacrima. Il testo è forte, la canzone difficile, ma ben eseguita.
  • Boomdabash ha portato sul palco “Per un milione”: la canzone in gara è completamente opposta a quella dell’esibizione precedente, ma il pubblico non fa una piega e passa dalla commozione al sorriso facendosi trasportare dalle note forti della canzone in gara.
  • Patty Pravo con Briga ripresenta la canzone dal titolo “Un po’ come la vita”. Il duo è stato presentato da Ornella Vanoni salita precedentemente sul palco per uno Sketch con la presentatrice Virginia Raffaele. Il fuori gara è stato molto apprezzato dalla critica e ha lasciato un buon clima per l’ascolto della pezzo di Pravo ft. Briga.
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Cantano poi:

  • Irama stupisce con “La ragazza con il cuore di latta”. La critica l’ha trovato a tratti troppo simile a “Non mi avete fatto niente”, ma il battito del cuore e il coro Gospel sono stati molto apprezzati e hanno lanciato il pezzo al cielo.
  • Ultimo ha cantato “I tuoi particolari”: sul palco sale senza il suo amato pianoforte, microfono in asta e tanta decisione. Il pezzo fa un passo verso il podio.
  • Francesco Renga sale sul palco dell’Ariston con “Aspetto che torni”. Si percepisce nella sua voce e nei suoi occhi l’amore per la musica e la tranquillità di chi ha un’esperienza decennale. L’ansia della prima esibizione (ricordiamo che era stato proprio lui ad aprire il Festival) è sparita e ora domina il palco.
  • Anna Tatangelo ha proposto “Le nostre anime di notte”. La canzone è stata giudicata dalla critica la più classica relativamente al repertorio “Sanremo”, quest’anno, purtroppo o per fortuna, in minoranza. Intorno al pezzo sono nati dei Rumors: che sia dedicata a un riavvicinamento con l’ex compagno Gigi D’alessio? Il cantante napoletano il giorno della prima esibizione ha augurato sui social un in bocca al lupo ad Anna usando il nomignolo “Amore Mio”, lei non ha smentito il fatto che sia dedicata a qualcuno.
  • Enrico Nigiotti ha proposto il suo pezzo in gara. “Nonno Hollywood” è una ballata autobiografica. Questo ha portato il cantante a emozionarsi al punto da stonare leggermente per la commozione su alcuni passaggi della canzone.

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Gli ospiti non in gara a cantare sono stati:

  • Antonello Venditti con “Sotto il segno dei pesci” e “Notte prima degli esami”, grandi classici del panorama musicale italiano.
  • Alessandra Moroso nel suo abito Dolce e Gabbana commuove il pubblico e la critica con i suoi pezzi melodici “Dalla tua parte” e “Io che non vivo” riarrangiato e accompagnato dalla voce di Baglioni.
  • Rovazzi fa irruzione sul palco del Festival con un Mesh-up delle sue canzoni più famose: “Volare”, “Faccio quello che voglio” e “Andiamo a comandare” vengono cantate facendo interagire i presentatori.
  • Serena Rossi ha omaggiato Mia Martini cantando al piano con Baglioni “Almeno tu nell’Universo”. Chiede scusa con questa esibizione alla cantante per non averla ma vista come la leggenda che è stata, ma sempre giudicandola per la sua storia drammatica.

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Altri Fuori gara sono stati: Umberto Cevoli e Raf con Umberto Tozzi.

Non molto apprezzata, invece, l’esibizione in cui Claudio Bisio e Virginia Raffaele rivisitano “Ci vuole un fiore”, canzone di Sergio Endrigo con il testo di Gianni Rodari. La critica ha usato parole dure giudicando, addirittura, “un massacro” il pezzo cantato.

La serata si è chiusa con la classifica parziale dei 12 cantanti in gara che vede:

  • Nella zona Blu: Simone Cristicchi, Mahmood, Irama e Ultimo
  • Nella zona Gialla: Enrico Nigiotti, Motta, Zen Circus e Francesco Renga
  • Nella Zona Rossa: Anna Tatangelo, Nino D’angelo e Livio Cori, Boomdabash e Patty Pravo con Briga.

 

 

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