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Cosa cambia tra i 20 e i 30 anni? Ecco 5 risposte!

30 anni tempo di bilanci? Forse. Di sicuro è un’età in cui si inizia a guardarsi indietro e a proiettarsi nel futuro.

Non è detto che a 30 anni si sia più maturi che a 20, anzi molto spesso non lo si è. Ma di sicuro molte cose cambiano. Vediamone alcune.

Week-end

A 20 anni il Week end iniziava il giovedì sera, con aperitivi, cinema, discoteche, feste…..prendevi la macchina e andavi a ballare a chilometri di distanza, tornavi a casa, dormivi qualche ora ed eri pronto per ricominciare.

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A 30 anni solo l’idea ti stanca. Il Week end assume nuove prospettive: fare ciò che da lunedì a venerdì non hai potuto fare. E mentre a 20 anni il sabato sera lo passavi ballando e facendo festa, a 30 valuti proposte ben diverse: divano e Netflix? Pizza da asporto? La birra meglio di no che mi fa venire mal di pancia. Il declino comincia.

Le relazioni

A 20 anni ti butti, ti fai ore di autobus, treno, aereo e sottomarino per passare 5 minuti con la persona amata.

A 30, se sei single, inizi a guardare gli orari del bus (perché con la macchina poi non si sa dove parcheggiarla, poi mica possiamo spendere soldi nei parcheggi), dove scendere, cerchi su google maps la via e alla fine concludi che Netflix e divano è la scelta migliore. E stavolta ti stappi pure una birra alla faccia del mal di pancia.

I viaggi

Qua si migliora. Noi 30enni moderni abbiamo vissuto il cambiamento. Quando eravamo piccoli i viaggi consistevano nel caricare la macchina all’inverosimile, per fare un viaggio infinito in agosto verso le più note località di vacanza, fossero europee o italiane. I viaggi in aereo costavano troppo, ed erano lunghissimi.

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Oggi in poche ore arrivi ovunque, il massimo di 10 kg dei bagagli ha rivoluzionato il modo di fare le valigie e le compagnie low cost ci tentano con viaggi da sogno a poco prezzo. E noi cediamo, perché per schiodarci da Netflix e divano c’è bisogno di una motivazione forte: e che c’è di meglio di una birra a Berlino? O di un donut a New York? O un churro a Barcellona?

Il modo di vestire

Ragazze mie qua si potrebbero scrivere trattati. A 20 anni ti infili un paio di jeans e una maglietta e sei carina da morire.

A 30 ti metti la solita maglia con i soliti jeans, e non ti ci vedi più. Parliamo del trucco? A 20 lucidalabbra e mascara, a 30 Kim Kardashian fatti da parte. Non ti bastano tutti i tutorial di Clio make up, per realizzare il trucco perfetto.

Questi sono altri due motivi per cui il sabato sera Netflix e divano vincono su festa a oltranza. Il divano non ti giudica, ti ama anche con i calzettoni di spugna e la tuta.

Lo shopping

A 30 anni non vai a fare shopping, vai a selezionare le collezioni autunno-inverno, primavera-estate.

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Come abbiamo visto, jeans e maglietta non è più un must. Urge correre ai ripari. E allora compri vestiti, scarpe, borse, camicie che non avresti mai guardato, pantaloni seri, comici, da lavoro e da tutti i giorni. Torni a casa che nemmeno Carrie Bradshaw con i saldi, dividi l’armadio schematicamente in lavoro, tempo libero e roba da casa e ti senti orgogliosa.

Come finisce? Che metterai sempre le solite due cose perché sono comode, ci stai bene e stanno sulla sedia la mattina quando ti vesti. Easy.

Però ragazze mie, a 30 anni siamo libere di essere noi stesse, di fare le nostre scelte e di accettare chi siamo. Perché a 20 anni si fa spesso quello che fanno gli amici, perché è giusto così. Quindi magari nemmeno a quell’età avevi voglia di uscire, ma non potevi ammettere di essere un orso asociale con tendenze sociopatiche.

A 30 puoi. A 30 anni puoi rifiutare l’invito ad una festa dicendo che sei stanca, che preferisci restare a casa perché hai già ordinato la pizza e soprattutto perché uscire con il freddo non ti passa neanche per l’anticamera del cervello. Netflix e il divano sono un’alternativa decisamente migliore.

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