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Ambiente: il futuro dell’ecosistema marino è nelle mani dell’uomo

 

Co2: perché l’acidificazione degli oceani rischia di essere una  conseguenza letale per l’ecosistema marino.L’immissione di anidride carbonica (co2), nell’atmosfera terrestre, è la causa di diverse problematiche legate all’aumento di temperatura globale, ma non solo.

Ambiente: vediamo insieme cosa sta succedendo all’ecosistema marino.

L’incremento di questo ossido acido, sta influenzando in maniera negativa e disastrosa l’ecosistema marino.
Da studi scientifici certificati, gli oceani ne assorbono circa un quarto all’anno.
Questo fenomeno prende il nome di acidificazione dei mari.

Come avviene questo processo, e soprattutto quali sono le conseguenze?

La Co2, scogliendosi in acqua, genera acido carbonico (H2CO3), cambiandone radicalmente la composizione chimica.

Questo mutamento, rischia di rendere il Ph (scala che determina l’acidità dei liquidi) degli oceani ancora più acido,con delle conseguenze a dir poco catastrofali per l’ecosistema equilibrato che caratterizza i mari di tutta la terra.

La barriera corallina

Ne risentono più di tutti  le barriere coralline,visto che l’acidità ne rallenta la formazione dello scheletro, quindi lo sviluppo. Inoltre, almeno un quarto delle principali specie marine, fa del suo Habitat naturale proprio queste piante.

Il plancton

Un ‘altra drastica conseguenza è la riduzione degli ioni di carbonato, sali in grado di aiutare la formazione dei gusci di crostacei ed alcuni molluschi.
Tra i soggetti più a rischio troviamo le comunità di Plancton, che è molto importante per mantenere un equilibrio nell’ecosistema, e non tutti sono a conoscenza della sua funzione che lo lega alla nostra esistenza vitale.

Oltre a sfamare alcuni crostacei e diverse specie di pesci,infatti il Plancton, interpreta una fotosintesi (fitoplancton) e produce fino al 40/50% dell’ossigeno che respiriamo sulla terra.

Danni economici

Da non trascurare i danni che vanno a causare problematiche alle risorse ittiche, alla pesca e all’acquacoltura. Essendo queste attività primarie specie in località balneari,dove vengono richieste grandi quantità di materia prima, fresca.

Si può arginare o almeno rallentare questo processo?

Come si può intuire, questo processo ormai innescato, ha conseguenze assai gravi sull’ecosistema marino. Continuando di questo passo si arriverà molto presto all’estinzione corallina e di varie specie di pesci noti, con ripercussioni sulle attività umane come il turismo, dove in diverse località fanno del corallo e del mondo marino un vero e proprio business.

La soluzione?

Gli effetti dell’acidificazione, si potrebbero arginare, almeno in parte, diminuendo drasticamente l’emissione di Co2, prodotta dall’uomo,visto che al momento non ci sono rimedi “artificiali”.

Il tempo corre, inesorabile,il rischio è troppo grande, e la paura che le barriere coralline si dissolvano per sempre è immensa.
Oltre ad essere attrazione turistica per i loro indimenticabili colori e abitanti,sono di vitale importanza.

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