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Addio a Marella Agnelli: icona di stile e madre con un peso sul cuore

Oggi si è spenta Marella Agnelli Caracciolo, moglie dell’avvocato Gianni Agnelli, mamma di Margherita e del compianto Edoardo.

Da sempre, simbolo di eleganza e raffinatezza, ha rappresentato per anni la “donna” Italiana nel mondo.

GLI INIZI

Originaria di una famiglia Aristocratica di Napoli, nasce a Firenze nel 1927.Trascorre la sua giovinezza tra l’Europa e gli Stati Uniti.

Proprio a New York, intraprende in età molto giovane l’attività di fotografa, lavorando fianco a fianco con il grande Erwin Blumenfeld.

Rientrata in Italia, saltuariamente lavora come redattrice e fotografa di “Vogue”, ottenendo ottimi risultati.

Già si intravedeva un grande talento ed una spontanea predisposizione verso la moda e l’outfit.

VITA DA SIGNORA AGNELLI

Donna umile e molto riservata, non sfugge però alle attenzioni del giovane avvocato Gianni Agnelli.

Nel 1953, a Strasburgo, con una maestosa cerimonia nel castello di Osthoffen, Marella Caracciolo diverrà la Signora Agnelli.

I due, come conferma del loro grande amore, danno alla luce il loro primo genito, Edoardo nel 1954,seguito due anni più tardi da una splendida bambina, Margherita.

ICONA DI STILE ED ELEGANZA

Successivamente Marella divenne un simbolo di stile ed eleganza, e una designer di alta moda.

Nel 1973 si dedico’ alla creazione di disegni per stoffe d’arredamento, conseguendo diversi premi negli Stati Uniti.

La sua eleganza nel vestire, le valse un posto d’onore nella ‘Hall Of Fame’ delle rivista “Vanity Fair”.

15. 11. 2000, IL GIORNO DEL DOLORE

Il 15 Novembre del 2000 viene trovato ai piedi di un viadotto, senza vita,all’età di appena 46 anni, l’amato figlio Edoardo.

Dalle prime ricostruzioni, e dalle condizioni di depressione avanzata che negli ultimi tempi Edoardo accusava, apparve come un suicidio.

Fu successivamente che la sorella Margherita ingaggio’ degli investigatori privati.

Ripresero in mano tutte le carte della prima perizia e ricostruirono i fatti di quel 15 Novembre trovando delle discrepanze.

Emerse che la macchina di Edoardo, una Fiat Croma nera, trovata sul viadotto da cui  il giovane Agnelli si sarebbe gettato,non presentava impronte digitali sulle portiere.

IL MISTERO

Edoardo non portava guanti per le mani, quindi, una terza persona, un professionista, avrebbe pulito alla perfezione determinati punti dell’automobile.

Un altro dettaglio venuto alla luce, è che il ragazzo, aveva ai piedi ancora i mocassini, e le bretelle ben salde ai pantaloni.

Com’è possibile, in seguito, ad un salto nel vuoto di svariati metri, che nemmeno una scarpa abbia perso aderenza con il piede? Come può essere rimasto tutto intatto?

UN SEGRETO, CHE RIMARRÀ TALE

Un altro particolare sconcertante, Edoardo era alto 1 metro e 90,quando fu recuperata la salma, misurava 1 metro e 70.

Dunque 20 cm di differenza, e senza nemmeno un abbozzo di fratture dovute alla caduta.

FINZIONE O REALTÀ?

Una fonte non ufficiale, afferma che fu tutta una messa in scena,il cadavere non era quello di Edoardo ma di un’altra persona.

Tutto questo fu fatto perché il giovane,nei suoi diversi viaggi a Teheran, si era avvicinato all’Islam, cambiando anche il proprio nome con uno islamico.

Per motivi sconosciuti, Edoardo, era nel mirino di qualcuno che voleva la sua testa.

Così si spiegherebbe il tentativo di infangare e omettere diversi dettagli nella prima indagine.

UN SEGRETO MAI SVELATO

Si dice che donna Marella sapesse, perché il figlio si confidava solo con lei.

Una decisione, un piano, studiato a tavolino da una mamma che darebbe la propria vita per il figlio.

Forse sono solo supposizioni campate in aria, non lo sapremo mai.

Le probabili risposte svaniscono oggi, insieme alla grande anima di una donna unica.

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