La Puglia sta diventando sempre più “green”. Regione meravigliosa, meta turistica per eccellenza, racchiude in sé stessa, come in una scatola magica, leggende, tradizioni, prelibatezze culinarie, mare strepitoso e spiagge incantevoli.
Anche Max Gazze’, si è innamorato di questa terra, a tal punto da dedicare al paese del sole e del mare, un brano musicale che è pura poesia.
Pizzomunno e Cristalda
Si…perché,nella zona di Vieste, in prossimità della spiaggia di Pizzomunno, sorge una sorta di scoglio, imponenete,dall’aspetto quasi malinconico.
Tecnicamente non è uno scoglio, ma un monolite bianco.
La leggenda che ha ispirato appunto,il cantautore Romano, è quella di “Pizzomunno e Cristalda”.
Pizzomunno,giovane pescatore,ogni mattino, dalla piccola spiaggia, si recava in mare,con la sua umile barca.
Al largo,le sirene lo adoravano,intonavano melodie per lui… veri canti seducenti. Ma Pizzomunno era fedele alla sua amata,Cristalda.
Più volte rifiutò i loro corteggiamenti,a tal punto, che le creature, ingelosite e indispettite, alla prima occasione, trascinarono la giovine fanciulla,nelle profondità più anguste.
È a quel punto che,Pizzomunno, rimase pietrificato dal dolore e dalla tristezza, trasformandosi,una notte, nel monolite bianco che tutto il mondo, ancora oggi, ammira.
Da frittura a carburante, è un attimo…
A parte, dunque,il Pizzomunno, che è lì fermo,immobile, e dopo tutti questi non anni non pare abbia voglia di spostarsi; quello, che si muove invece, in questi giorni, nella regione delle orecchiette, è un’innovazione ecologica importantissima.
UN progetto molto interessante, quello che la Regione, sta per mettere in atto, un evoluzione totalmente ecologica, in grado di valorizzare ancor di più questa splendida terra.
In pratica,l’olio “vecchio”, utilizzato nelle fritture, sarà trasformato in biocombustibile per i bus. L’annuncio viene fatto direttamente dall’assessore all’ambiente di Bari.
Pietro Petruzzelli,che sui social afferma : “esempio lampante di economia circolare”.
Sempre più “Green”
In effetti sarebbe una svolta molto “green“, adoperare l’olio “esausto” delle fritture (vista anche la mole di utilizzo), convertendolo in biocombustibile per far muovere mezzi pubblici.
I primi contatti con la società ENI, sono già stati avviati, il procedimento sarà molto semplice.
L’olio verrà raccolto in appositi contenitori, periodicamente recuperato da specifici addetti, e consegnato ad ENI.
L’azienda lo trasformerà attraverso un processo di raffinazione, in biocarburante, dalle importanti caratteristiche.
Di grandissima qualità ed efficienza, sarà soprattutto a bassissima emissione di Anidride Carbonica (Co2), dunque, un toccasana per l’ambiente.
Al momento è ancora in fase di sviluppo, ma pare che il termine per la reale immissione,sia molto vicino..
Quindi una bellissima realtà che si sta affacciando sulle nostre terre…