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School shooting: urla nelle scuole

Sin da bambini dicono che quello della scuola, in particolare della scuola superiore, sarà il periodo più bello dell’intera vita. Ma cosa succede se, tra quelle mura, perdi la vita?

Quando varchi il cancello dell’edificio scolastico, sono tante le emozioni che potresti provare: ansia per le interrogazioni, felicità nel vedere i tuoi compagni di classe, magari anche speranza nel vedere il ragazzino per cui provi qualcosa, ma di certo non devi aver paura di morire.

I ricordi più belli della vita di una persona dovrebbero essere quelli tra i corridoi e le aule scolastiche o universitarie, con gli amici di sempre o con persone che magari non si sopportano, ma che si accettano comunque perché, in ogni modo, ci devi avere a che fare per 5 anni.

La scuola dovrebbe essere quell’istituzione che ti insegna a vivere, ti dà una via da percorrere per migliorare la tua vita con la cultura. Eppure, ultimamente, tra bullismo e cyberbullismo, si è perso di vista l’obbiettivo della scuola.

Tuttavia, l’apice del fallimento dell’insegnamento, si ha con i massacri scolastici (in inglese: school shooting).

Cosa sono le school shooting

I massacri scolastici sono delle sparatorie di massa all’interno di un’istituzione scolastica o universitaria, a prescindere che a impugnare le armi siano studenti o ex studenti.

Molti ritengono che il primo school shooting sia stato quello della Bath School, dove sono morte 45 persone, per lo più bambini, tuttavia quello avvenuto nel 1927 non è consierato un vero massacro scolastico, poiché l’arma era un ordigno e, per cui, non vi è stata alcuna sparatoria.

Tuttavia, il primo vero school shooting è stato nel 1979 per mano di Brenda Spencer, una sedicenne che ha aperto fuoco dalla finestra della sua cameretta, uccidendo due persone e ferendo otto bambini nel cortile della loro scuola elementare.

Quello che però ha ispirato la gran parte degli adolescenti psicopatici senza rispetto per la vita del XXI secolo, è quello avvenuto nella Columbine High School nel 1999.

Massacro alla Columbine High School

Era una giornata normale per molti studenti. Si rideva, si scherzava, si studiava, eppure quel 20 Aprile 1999 ha segnato per sempre la vita di molti dei presenti a scuola.

Dylan ed Eric erano degli emarginati, venivano considerati strani, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che VoDKa e Reb, così come si facevano chiamare, avrebbero organizzato uno dei più gravi massacri scolastici della storia.

Forse qualcuno si sarebbe potuto rendere conto di cosa i ragazzi stessero progettando, i genitori, la scuola… O semplicemente qualcuno avrebbe potuto ascoltare quel che avevano da dire (come suggerisce Marilyn Manson).

O forse i due ragazzi erano semplicemente come una bomba ad orologeria destinata a esplodere nel momento in cui l’uno ha incontrato l’altro.

Ciò che sappiamo è che quel giorno i due adolescenti hanno tolto la vita di 13 persone e si sono suicidati nella biblioteca della scuola, dando inizio a uno dei fenomeni più terrificanti della storia: lo school shooting.

Dopo Columbine

Dal 1999, ce ne sono state fin troppe di stragi, soprattutto negli USA dove ancora non si prendono i provvedimenti necessari per eliminare l’atroce fenomeno.

Alcuni di questi sono più noti, come il massacro alla Chardon High School dove TJ Lane, durante il suo processo, invece di chiedere scusa ai parenti della vittime ha affermato di “masturbarsi in memoria” dei morti.

E ancora quello alla Sandy Hook Elementary School, dove un ventenne, Adam Lanza, ha aperto il fuoco sui bambini e si è poi suicidato.

Quello che conta più anime è quello alla Virginia Tech, il cui serial killer è Cho Seung-hui, che si è poi suicidato dopo aver ucciso 33 persone.

E queste sono sono alcune degli ultimi anni, ma la lista è molto più lunga e, purtroppo, aumenta giorno dopo giorno. Proprio in questa settimana, in Brasile, vi è stato l’ennesimo massacro, dove hanno perso la vita 8 persone.

Suzano School Shooting

E’ avvenuto proprio il 13 Marzo 2019 in Brasile, con le dinamiche molto simili a quelle di Columbine. I colpevoli sono Guilherme Taucci Monteiro, 17 anni, e Luiz Henrique de Castro, 25 anni, che si sono poi uccisi/suicidati.

I due serial killer hanno usato come diversivo un ordigno e poi hanno iniziato a sparare sugli studenti, senza una ragione effettiva (come afferma anche la polizia che segue il caso).

Urla e confusione hanno iniziato a farsi largo tra le mura scolastiche, urla di studenti che non avrebbero mai immaginato che sarebbe toccato proprio a loro.

Perché è facile leggere e scrivere di questi avvenimenti, ma quando ti trovi lì, con quelli spari che probabilmente rimarranno fissi nella tua memoria (sempre che tu riesca a sopravvivere) per sempre, non sai cosa fare, cosa pensare.

Devi scrivere ai tuoi genitori? Alle persone che ami? Devi nasconderti e sperare di sopravvivere? Devi aiutare i feriti?

Che tu sia uno studente, che tu sia un genitore, o semplicemente una persona, non c’è un modo preciso per reagire a questi avvenimenti, se non quello di lottare per un cambiamento.

Invece di continuare a pregare, di mandare condoglianze ai parenti delle vittime, fate sì che non ce ne siano più.

Perché in paesi come l’USA, che è anche il luogo dove avvengono più massacri, chiunque può comprare armi, a prescindere dalla sua età e dal suo stato mentale.

Fonte: thestate.com

Film o documentari che hanno come oggetto le school shooting

In più, troviamo stragi scolastiche anche in alcune serie tv, tra cui American Horror Story: Murder House e 13 – Tredici.

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