Tanti sono stati i bambini e gli adolescenti ad aver giocato con la PlayStation 1 negli anni Novanta.
Per il Vintage Friday, vediamo quali erano i migliori giochi per PS1.
I bambini e gli adolescenti degli anni Novanta hanno passato ore, pomeriggi e giornate davanti ad un televisore, giocando con la console più famosa del mondo videoludico: la PlayStation 1.
La PlayStation 1 è una console a 32 bit, messa in commercio dalla Sony Interactive Entertainment, dal dicembre 1994.
La PS1 non era la prima console a 32 bit messa in commercio, ma fu sicuramente la console che rivoluzionò il mercato dei videogiochi in maniera permanente.
Per gli anni Novanta, fu una vera e propria rivoluzione, poiché si poteva giocare a tantissimi giochi diversi, per tutti i gusti e si poteva usare un secondo controller, per poter giocare con fratelli ed amici.
Proprio per il suo successo, negli anni Novanta furono prodotti tantissimi videogiochi di successo, che ancora oggi sono dei veri e propri cult.
Vediamo quali erano i migliori videogiochi per PlayStation 1.
Tomb Raider
Tomb Raider non ha di certo bisogno di presentazioni.
La saga con protagonista Lara Croft fu una dei più grandi successi per PS1, che continua ancora oggi su console più moderne.
La protagonista era un’archeologa, alla ricerca di manufatti, sullo stile di Indiana Jones. È l’eroina dei videogiochi per antonomasia, protagonista di un dilagante fenomeno pop, che continua ancora oggi, anche oltre ai videogiochi.
Il primo capitolo della saga debuttò nel 1996, diventando, fin da subito, uno dei più grandi successi per PS1.
Negli anni è cambiata notevolmente la grafica (in meglio), sono cambiate le ambientazioni, ma niente potrà sostituire la nostra soddisfazione quando chiudevamo il maggiordomo nella cella frigorifera.
Resident Evil
Anche questa saga non ha bisogno di presentazioni: parliamo di un vero e proprio fenomeno pop, che ha riportato in auge l’ambientazione survival horror nei videogiochi.
Resident Evil è una saga che si è espansa anche in altri campi, come il cinema e continua ancora oggi ad essere una saga di successo.
Come detto, Resident Evil è un videogioco survival horror, influenzato molto dai film di George R. Romero, padre degli zombie e dall’altra serie di videogiochi Alone in the dark.
Tante sono le storie raccontate e tante erano le missioni da compiere, dal sopravvivere al trovare una cura per salvare l’umanità.
Resident Evil ha dato un nuovo volto all’horror e ci ha fatto spaventare come nessun altro videogioco aveva mai fatto fino a quel momento.
Tekken
La serie di Tekken è la più famosa saga videoludica di picchiaduro ad incontri.
Il nome “Tekken” è il nome del torneo di arti marziali a cui partecipano i protagonisti.
Il gioco era il tipico picchiaduro, quindi il giocatore doveva scegliere un personaggio, che avrebbe combattuto contro un altro, in diverse ambientazioni.
Fu una delle saghe videoludiche più amate e non stancava mai.
Silent Hill
Anche questa fu una saga molto amata dai videogiocatori degli anni Novanta e fece così tanto successo, che gli furono dedicati due film e diversi capitoli di videogiochi, anche sulle console moderne.
A differenza di Resident Evil, dove il sangue e gli zombie facevano da padrone, Silent Hill puntava molto più su una paura psicologica, rifacendosi all’horror giapponese.
Nel primo capitolo il giocatore era Harry Mason, un uomo che è alla disperata ricerca di sua figlia per le strade della misteriosa Silent Hill.
La chicca in più di questo gioco era la varietà di finali possibili, a cui il giocatore poteva accedere a seconda delle decisioni prese durante il gioco.
Hercules
Tanti sono stati i videogiochi per PlayStation 1 a tema Disney: tanti sono stati i film di animazione che hanno avuto una versione videoludica, come Tarzan, Mickey Mouse o Paperino.
Ma uno dei più amati era sicuramente Hercules.
Nel videogioco, Hercules inizia allenandosi con Filottete e, quando diventerà un eroe, inizierà la sua ricerca di Ade, fino al regno dei morti, per sconfiggerlo e riprendersi l’anima di Megara.
Il videogioco sfrutta la storia e le ambientazioni del film d’animazione Disney.
Sono passati anni, ma ci ricordiamo ancora certi livelli, che sono stati un incubo, come la lotta contro il Centauro o contro l’Idra.
Dino Crisis
Negli anni Novanta, merito anche dell’uscita di Jurassic Park, i dinosauri erano ovunque e, con Dino Crisis, arrivarono anche nel mondo videoludico.
Dino Crisis era un videogioco survival horror, molto simile a Resident Evil (difatti, dietro al primo capitolo di Dino Crisis, c’era la stessa squadra della serie di Resident Evil), solo che, a posto degli zombie, c’erano i dinosauri.
La protagonista è un’agente speciale, che viene inviata su un’isola remota popolata di dinosauri, con una squadra specialistica; il suo obiettivo è quello di sopravvivere e si scoprire i segreti della struttura.
Il videogioco ha traumatizzato decine e decine di bambini e teenager degli anni Novanta.
Spyro
Il draghetto Spyro fu uno dei personaggi più amati dei giochi per Play Station 1.
Spyro era un videogioco a piattaforme ed il protagonista era un draghetto che doveva sconfiggere i nemici, prendere le gemme e le monete.
Il draghetto, andando avanti col gioco, imparava a sputare fuoco ed a volare.
Il videogioco aveva una grafica in 3D.
Recentemente i primi due capitoli della saga di Spyro sono stati restaurati ed ora possono essere rigiocati anche sulle consolle più moderne.
Il draghetto viola e giallo è stato uno dei simboli della PS1.
Crash Bandicoot
Non c’è bisogno di presentazioni: se pensiamo alla Play Station 1, non può che venirci in mente Crash Bandicoot, che divenne il simbolo della Sony e la saga più famosa e giocata con la PS1.
Il protagonista era Crash, un bandicoot umanizzato, che doveva salvare il mondo dai malvagi Dr. Neo Cortx e Nitrus Brio.
Crash era un videogioco a piattaforme, con diverse ambientazioni. La modalità di gioco, nei primi tre capitoli, è rimasta quasi invariata, mentre il quarto capitolo era dedicato alle corse automobilistiche, sempre coi personaggi della saga.
I primi tre capitoli sono stati recentemente restaurati per poterci giocare sulle nuove console.
Questi erano i migliori giochi per PS1: sembrano lontani, ormai, i tempi in cui spendevamo pomeriggi col controller in mano, da soli o con gli amici.