La respirazione umana è un atto fondamentale e fisiologico, e con la tecnica della respirazione quadrata si possono combattere ansie e stress.
Lo stile di vita frenetico infatti, può alterare l’atto respiratorio, causando numerosi problemi.
Di norma, durante l’inspirazione, il diaframma si contrae espandendosi verso il basso e nel contempo i muscoli intercostali sollevano le costole, allargando la gabbia toracica.
I due atti sono quindi ben distinti.
La respirazione che coinvolge il diaframma è detta diaframmatica o addominale, mentre quella che interessa i muscoli intercostali è detta costale o toracica.
Tuttavia la maggior parte degli individui impiega nella quotidianità solo quella toracica.
Questo perché stress e ansia, incidono sulla corretta respirazione.
Comprendere ed esercitare un corretto atto respiratorio è utile in diverse discipline.
Ne sono un esempio gli allenamenti di apnea, lo studio di strumenti a fiato e il canto, dove l’utilizzo della respirazione diaframmatica è essenziale.
La respirazione diaframmatica è considerata naturale per l’uomo ed è caratteristica dei neonati.
Al contempo quella toracica, è la respirazione che ogni individuo utilizza in situazioni di allerta o di pericolo.
La cultura orientale ha da secoli posto l’accento sul respiro e sull’influenza che quest’ultimo ha sulla salute dell’individuo.
Discipline come lo yoga, ad esempio hanno sviluppato tecniche di controllo del respiro, in grado di educare alla spontaneità dei suoi meccanismi.
Tra queste tecniche, la respirazione quadrata è una delle più semplici pratiche di respirazione yogica.
La respirazione quadrata è detta anche Sama vritti Pranayama (dal sanscrito: “sama” uguale e “vritti” movimenti) e si divide in quattro fasi:
- Inspirazione
- Ritenzione del respiro dopo l’inspirazione
- Espirazione
- Ritenzione del respiro dopo l’espirazione
Durante l’esecuzione tutte le fasi devono avere la stessa durata (4 secondi).
Devono quindi essere uguali come lo sono i lati di un quadrato.
La respirazione quadrata si esegue sedendosi comodamente a terra, su un tappetino, con le gambe incrociate e la schiena dritta.
Dopo una fase preliminare in cui, una mano è sul petto e l’altra sulla pancia, si inspira dal naso.
Durante l’inspirazione, la pancia si gonfia e durante l’espirazione l’aria passa attraverso le narici, concentrandosi sul ritmo sempre più regolare del proprio respiro.
Infine si esegue la respirazione quadrata vera e propria.
Praticare questa tecnica richiede solo qualche minuto, ma eseguita quotidianamente può dare diversi benefici, quali ad esempio:
- controllo di ansia e stress
- miglioramento della postura
- diminuzione di contratture cervicali e mal di schiena
Fonti:
my-personaltrainer.it
starbene.it
Autore: Valentina