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Game of Thrones: storia di un fenomeno televisivo che si dirige al culmine

Siamo quasi al capolinea di una delle serie tv che ha segnato maggiormente il mondo seriale: il Trono di Spade. Vediamo quali sono i motivi del successo del “fenomeno Game of Thrones”.

 

Fonte foto: Wikipedia

 

“L’inverno è arrivato”

Questo evento, che incombe dall’inizio della serie, sta arrivando, così come la fine del gioco del trono e della serie tv che abbiamo tanto amato.
Il prossimo 14 aprile inizierà l’ottava e ultima stagione de Il Trono di Spade, ci sarà la resa dei conti e noi facciamo il countdown per quest’ultimo capitolo.

Ad oggi, con l’arrivo delle tante piattaforme online che usiamo quotidianamente, siamo circondati, e forse anche ubriachi, di serie tv, di ogni genere e durata.
Ma sono poche quelle che lasciano il segno, sia per qualità che per fenomeno pop ed Il Trono di Spade è fra queste serie tv.

Ma qual è il motivo di tutto questo trasporto? Cosa ha generato il cosiddetto “fenomeno Game of Thrones”?
Proviamo ad analizzarne i motivi.

 

La serie de Il Trono di Spade è stata creata da David Benioff e D.B. Weiss ed ha esordito, con la sua prima stagione, il 17 aprile 2011. La serie è la trasposizione della famosa saga di George R. R. Martin, Cronache del ghiaccio e del fuoco.

Vengono riprese tematiche fantasy e politiche: la lotta fra le casate più famose è uno dei temi centrali del telefilm.

La serie ha attirato, fin da subito, un gran numero di telespettatori, soprattutto per la complessità di molti dei personaggi, delle vicende avvincenti e degli intrighi: finora,  ha vinto ben 47 premi Emmy su 128 nomination totali.

Parliamo dello show televisivo più seguito al mondo, ci ha tenuto col fiato sospeso fin dalla prima stagioni, con rivelazioni scioccanti e morti che ci hanno spezzato il cuore, come quella di Ned Stark, alla fine della prima stagione, una morte che nessuno spettatore si sarebbe mai immaginato.

Fonte foto: MondoFox

I punti forti della serie sono sicuramente la trama complessa, ma lineare, che riesce a raccontare la storia perfettamente, senza nessun punto lasciato al caso e riuscendo a tenere gli spettatori incollati allo schermo, mediante degli espedienti narrativi per niente banali o scontati.

Altro punto di merito va ai personaggi, molti di essi hanno una crescita esponenziale durante il corso della serie, basti pensare agli Stark: Jon, Arya e Sansa evolvono totalmente durante il corso degli episodi, diventando forti e pronti a tutto.
Ma ci sono anche personaggi che ricordano quasi quelli shakespeariani e qui la menzione va data ai Lannister: Twyn, Cersei e Tyrion sono tra i protagonisti più complessi della serie (ed anche tra i meglio interpretati), ogni gesto ed ogni azione che compiono, è studiata in modo machiavellico.

Fonte foto; My Red Carpet

 

L’ambientazione ci ricorda quella medievale e la storia è un miscuglio tra intrigo politico e fantasy. Tutto è calibrato alla perfezione, nessuna delle due sfere tematiche sovrasta l’altra.
Si aggiungono anche degli ottimi effetti speciali e cura delle ambientazioni usate, che fanno immergere gli spettatori interamente nella storia e nell’epoca.

Altro punto forte è il crescendo emozionale della serie, dalla prima stagione fino all’ultima. Chi si è concesso un rewatch della serie, si è sicuramente accorto che la prima stagione era più acerba rispetto a quelle venute dopo: Game of Thrones ha iniziato tastando il terreno, per poi regalare, in ogni stagione, un colpo di scena, un escamotage narrativo, che ha riportato, anche lo spettatore più distratto, con gli occhi incollati sullo schermo.

Il Trono di Spade è stata la prima serie tv di livello a fare un cocktail di trama complessa, personaggi shakespeariani ed ambientazione fantasy e, difficilmente, ci sarà un’altra serie che la supererà in qualità.

Fonte foto: Hall of Series

Di certo non è perfetta, ci sono alcuni espedienti narrativi che hanno fatto storcere la bocca a molti fan, ma Game of Thrones ha cambiato le carte in tavola ed ha rivoluzionato il mondo delle serie tv per questo genere, come hanno fatto Lost e Breaking Bad prima di lei.

Nulla è scontato: il personaggio che pensiamo sia il protagonista può morire da un momento all’altro (ed in Game of Thrones, ne muoiono parecchi), i buoni diventano i cattivi, i cattivi diventano buoni e le rivelazioni cambiano le carte in tavola.

La serie ha portato il fantasy, genere di solito considerato di nicchia e dedicato a nerd e secchioni, ad un nuovo livello. Grazie ad essa, anche la “massa” ha iniziato ad amare il fantasy e ciò lo ha reso un fenomeno pop, che viene commentato in diretta sui social.

Il Trono di Spade è sulla bocca di tutti: tra i fan ci si chiede chi salirà sul trono di spade, chi morirà, come finirà con gli Estranei e per quale casata si patteggia.
Game of Thrones è diventato così tanto un fenomeno mondiale, da creare merchandising a tema (l’ultima trovata sono le uova di Pasqua a forma di uova di drago) o da disseminare, per tutto il mondo, dei veri troni di spade.

Fonte foto; ScreenWeek Blog

 

Il prossimo 14 aprile avrà inizio l’ultima stagione.
Sapremo chi salirà definitivamente sul trono, se gli Estranei vinceranno e chi arriverà fino alla fine della serie.

Game of Thrones potrà anche finire, ma ha sicuramente segnato in maniera definitiva il mondo delle serie tv e, anche se ci saranno altre serie dello stesso genere, niente e nessuno potrà superarla.

“L’inverno è arrivato” e noi siamo pronti a vedere come finirà.

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