Non è romantico?: il nuovo concetto di commedia romantica
“Non è romantico”, è la nuovissima commedia lanciata da Netflix a febbraio 2019 che vede protagonisti Rebel Wilson e Liam Hemsworth, è già un successo.
Non si tratta della classica commedia romantica, anzi, è l’esatto opposto.
“Non è romantico?” è l’ anti-commedia rosa che tiene incollati allo schermo proprio perché riesce ad abbattere ogni cliché.
Natalie (la Wilson) è una bambina cicciottella che cresce a pane e commedie romantiche, crede nel “vero amore” ed è convinta che il principe azzurro sia lì fuori da qualche parte ad aspettarla.
La madre però smonta subito questa sua visione utopistica della vita, con una sola frase, che la cambierà per sempre: “noi non siamo Julia Roberts”.
Ed ecco Natalie, 25 anni dopo: una donna cinica, disillusa, che non crede più nell’amore e che schernisce quei film rosa colmi di stereotipi, in cui invece credeva da bambina.
E’ un architetto, ma crede pochissimo in sé stessa.
Snobba un collega carino perché trova inconcepibile che qualcuno possa essere interessato a lei (l’adorabile Adam DeVine, che abbiamo già amato in coppia con la Wilson in Pitch Perfect), e non fa che auto-sabotarsi crogiolandosi nelle sue insicurezze.
Dopo un incidente, però, in cui riporta un trauma cranico, la sua visione della vita cambia ancora una volta.
Il capovolgimento della trama
Natalie si risveglia in un mondo rosa confetto in cui si ritrova glamour e bellissima, agli occhi del mondo.
In compagnia dell’amico gay eccentrico ed esagerato che, come nei migliori stereotipi, è sempre presente e pronto a dispensare consigli di moda, amore e sesso.
Ed ovviamente, l’uomo che fino a quella mattina in ufficio l’aveva scambiata per “la ragazza dei caffè” senza degnarla di uno sguardo, è lo stesso che adesso farebbe di tutto per conquistarla.
Sì signore, parliamo di Liam Hemsworth, sfacciatamente bravo nel suo duplice ruolo (e soprattutto a petto nudo).
Morale della favola?
Natalie per svegliarsi da questo “sogno”, che per lei diventa un incubo, è convinta di dover fare in modo che qualcuno si innamori perdutamente di lei.
Con Hemsworth non funziona, ci prova quindi con l’amico che aveva precedentemente snobbato (e che sta per sposarsi con la bellissima Priyanka Chopra).
Alla fine, però, si renderà conto che la persona che deve innamorarsi di lei è.. lei stessa.
La distruzione dei cliché della classica commedia rosa
E così “Non è romantico?” distrugge la classica commedia rosa, toccando temi come la self-confidence ed il body-shaming, senza mai risultare pesante o scontata.
E fa riflettere.
Perché diciamocela tutta, ragazze: noi non siamo Julia Roberts.
Pretty Woman è un mito, e lui non sarà mai Richard Gere.
Siamo più simili a Bridget Jones, ai tempi del primo film però.
E in fin dei conti, che c’è di male?
Il principe azzurro, bardato e sbarbato, nemmeno ci attizza un granché, ammettiamolo.
Bisogna trovar qualcuno che ci ami pure con i chili di troppo, senza trucco, con una balla di fieno al posto dei capelli e l’alito pesante delle 7 del mattino.
Con la maschera esfoliante/rassodante/idratante/anti-brufoli prima di andare a dormire.
Ma soprattutto, bisogna che noi per prime ci vogliamo un pochino bene.
Perché la vita non è certo una commedia romantica, e se non siamo le prime a sostenere noi stesse, ad amarci, ad accettare anche i nostri difetti, chi potrà farlo?
E quindi, l’amore prima di tutto, certo che sì.
Ma guardando in direzione dello specchio.
(E comunque, bere vino rosso guardando vecchi film strappalacrime, magari mangiando cupcakes rosa sedute in pigiama sul divano, cantando a squarciagola “all by myself” … beh, ogni tanto fa bene a tutte.)