Tante sono state le serie dedicate agli adolescenti: molti di esse sono state giudicate troppo sentimentali ed edulcorate. Ma una serie si è distinta fra tutte: per il Vintage Friday ricordiamo la grandiosità della serie Skins.

 

88354-skins-uk-skins-1st-generation-wallpaper-320x200 Vintage Friday: la serie Skins, manifesto realistico dell'adolescenza
Fonte foto: ItalianSubs

 

Durante l’adolescenza siamo stati fan di tantissime serie tv che raccontavano quel periodo complicato della vita.
Ma, per la maggior parte delle serie tv, la rappresentazione era fin troppo inverosimile: adolescenti ricchissimi che fanno quel che vogliono, teenager che vivono in appartamenti di lusso oppure erano presenti entità sovrannaturali.
È caratteristica comune delle serie tv americane mostrare una realtà edulcorata, con una patina luccicante.

Una delle serie tv che hanno raccontato in maniera migliore il caos emotivo e tormentato dell’adolescenza è Skins, serie britannica.

Skins è una serie andata in onda dal 2007 al 2013, incentrata su tre gruppi di adolescenti di Bristol.
La serie è composta da 7 stagioni: ogni due stagioni cambia il cast della serie e la narrazione termina con la fine delle scuole superiori; la settima è il racconto di alcuni dei personaggi ormai adulti.

Skins racconta la storia di tre gruppi di adolescenti (tre generazioni), una ogni due stagioni. Racconta dei loro tormenti, della loro amicizia, dei loro amori, ma in maniera cruda e realistica, non lesinando su temi piuttosto controversi, come i disturbi della personalità, disordini alimentari, abuso di droghe, gravidanze giovanili, malattie mentali e la morte.

Il realismo delle vicende raccontate proviene dalla giovane età degli sceneggiatori, che avevano in media un’età di 21 anni al momento della messa in onda.
Gli ideatori della serie, Jamie Brittain e Bryan Elsey (padre e figlio), hanno regalato agli spettatori uno sguardo molto disincantato del periodo dell’adolescenza, allontanandosi di molto dalle serie tv canoniche, ricche di stereotipi.

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Fonte foto: Pinterest

 

La serie ci ha colpito per la durezza delle tematiche raccontate: molte sono le problematiche narrate che coinvolgono i protagonisti, ma il tutto è coniugato con una certa leggerezza nella modalità di racconto, difatti, ogni puntata è dedicata alla storia di un personaggio, nella quale si esplora la sua vita.

Diversi sono stati i personaggi più iconici della serie:

  • Tony Stonem, interpretato da Nicholas Hoult (visto di recente in X-Men e La Favorita). Tony ha incarnato perfettamente il ragazzo attraente e popolare, che, all’apparenza ha tutto. Ma ogni cosa può essere persa in un attimo, infatti, dopo un incidente stradale, che gli ha provocato un trauma cranico e che lo impossibilita a fare le cose più elementari, il suo atteggiamento cambia del tutto.
  • Cassie Ainsworth, interpretata da Hanna Murray, conosciuta anche per il suo ruolo in Game of Thrones. Cassie soffre di anoressia nervosa e di depressione, unite alla bassa autostima ed alla tendenza suicida, ma col tempo, imparerà ad amare. La sua storia viene ripresa in Pure, episodio della settima stagione, dedicata alla sua vita dopo il liceo.
  • Chris Miles, interpretato da Joe Dempsie, anche lui visto recentemente in Game of Thrones. Chris è descritto, inizialmente, come il più sballato del gruppo ed adora provare ogni tipo di sostanza. Nella seconda stagione ha una storia con Jal, fino al momento della sua morte, provocata da una malattia congenita, che aveva già ucciso il fratello; la sua morte è stato uno dei momenti più intensi dell’intera serie, che ha spezzato il cuore a tutti gli spettatori.
  • Effy Stonem, interpretata da Kaya Scodelario, vista nell’ultimo capitolo di Pirati dei Caraibi e nella saga di The Maze Runner. Effy è la vera protagonista della seconda generazione: è di una bellezza rara ed ha uno spirito ribelle e libertino. Durante il corso della serie, dopo essere stata protagonista di uno dei triangoli amorosi più appassionanti della storia delle serie tv, inizia a crollare ed a mostrare segni di depressione e psicosi. La sua storia sarà continuata in Fire, episodio della settima stagione, dove si seguono le sue vicende dopo il liceo e quelle di alcuni personaggi della sua generazione, come Naomi.
  • James Cook, interpretato da Jack O’Connell, visto, negli ultimi tempi, in diversi film indipendenti di successo. Cook è un personaggio impulsivo ed eccessivo in tutto, interessato solo al sesso ed alla droga. Il suo personaggio subirà una grossa virata, quando s’innamorerà di Effy, finendo in un triangolo amoroso col suo migliore amico, Freddie. Anche la sua storia verrà continuata nell’ultima stagione, nell’episodio Rise.

 

Kaya-Scodelario-Luce-fallen-by-lauren-kate-34890183-500-278-320x178 Vintage Friday: la serie Skins, manifesto realistico dell'adolescenza
Fonte foto: Fanpop

 

Skins è stata una serie innovativa sotto ogni punto di vista: ha raccontato l’amore in diversi modi, attraverso relazioni etero, omo e bisessuali, ha raccontato la dipendenza dalla droga, ma, soprattutto, ha descritto con delicatezza, ma con molto realismo, il mondo delle malattie mentali e dei disturbi che possono colpire gli adolescenti, come il bullismo, le gravidanze indesiderate e la morte prematura in giovane età.

La serie britannica ha “sbattuto in faccia” la realtà dell’adolescenza e non ha ridotto i teenager a degli stereotipi. I personaggi non sono bidimensionali, ma vengono descritti a tutto tondo.

Skins ha rivoluzionato, nel suo piccolo, la storia delle serie tv, dando una rappresentazione inedita e cruda dell’adolescenza, regalandoci scene e citazioni cult, da ricordare, anche dopo anni.

Se avete visto Skins, vi sarete sicuramente ritrovati in qualche aspetto dei protagonisti; se non l’avete visto, non perdete l’occasione di ritornare all’età dell’adolescenza, periodo sicuramente difficile, ma che non scorderemo mai.

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