Modelle. Inarrivabili, imitatissime e bellissime. Sguardo ammaliante e espressione che cattura. Sfilano in passerella, indossando abiti di grandi marchi. Ma quali sono le 10 modelle che si sono maggiormente distinte? Scopriamolo insieme.
La prima modella della storia della moda
Le modelle sono fra le figure più imitate ed influenti della nostra società. Ogni anno, il mondo della moda ne fagocita centinaia, ma poche di loro riescono davvero a farsi notare. Ma com’è nato questo fenomeno?
A tracciare la strada per le modelle verso il successo è stata Audrey Munson.
1906. Mentre Audrey passeggia per Broadway, un fotografo cattura per caso la sua immagine. Egli, riconoscendo l’immensa bellezza della quindicenne, la ferma e le propone di posare per lui.
Da quel momento, la salita verso il successo è facilissima. Fotografare Audrey Munson diventa l’obiettivo di fotografi da tutto il mondo e i grandi marchi si accorgono di lei.
Presto Audrey entra a far parte dell’America glamour e il popolo rimane terribilmente affascinato da quella ragazzina.
Molte sculture s’ispirano al suo volto dolce e ammiccante. Addirittura, le statue all’ingresso di Central Park sono un’esatta riproduzione dei suoi tratti.
Non passa molto tempo prima che le case cinematografiche richiedano la bella Audrey. La modella diventa così attrice e, nel 1915, registra il primo fermo immagine di nudità non pornografica della storia.
Purtroppo, la carriera di Audrey Munson subisce un forte arresto a causa del suo manager, il Dr.Walter Keene.
Keene ha infatti ucciso sua moglie e sono in molti a pensare che l’abbia fatto per sposare Audrey. Il mondo di paillette e lustrini che ha idolatrato la giovane ora la rigetta.
Audrey fugge allora da New York con la madre e nel 1922 tenta il suicidio. In seguito a questo atto, viene ricoverata in un ospedale psichiatrico, dove muore nel 1996.
Audrey Munson è passata alla storia come la madre delle modelle, ma pochi se ne ricordano.
La modella immortale
Carmen Dell’Orefice nasce nel 1931 a New York. Nel 1944, di ritorno dalle lezioni di danza, viene notata da un fotografo. Ottiene così il suo primo ingaggio da modella a 7 dollari all’ora.
Nel 1946, la sua statuaria bellezza (Carmen è alta 178 cm) le fanno ottenere un contratto con Vogue e l’anno seguente appare sull’edizione francese della rivista. Questa apparizione le garantisce la collaborazione con alcuni dei più importanti fotografi come Horst P.Horst e Norman Parkinson.
Diventata la modella più pagata, Carmen viene scelta come nuovo volto di Chanel n°5 e come musa di Salvador Dalì.
Sfila per i marchi più prestigiosi come Hermes e Alberta Ferretti sia in giovane età che nella maturità, al fianco di ragazze sue colleghe, diventando per tutti la Modella immortale.
La musa di Yves Saint Laurent e l’unica donna di Kenzo
Lolou de La Falaise nasce il 4 maggio del 1948. Figlia di Alain, conte de La Falaise e di Maxime Birley (Nota per essere stata l’amante e la musa di molti artisti), la ragazza cresce in un ambiente anticonvenzionale. Dopo il divorzio dei genitori, viene data in affido con il fratello, sotto suggerimento della madre.
Da giovanissima, si fa subito notare per la sua irrequietezza, dopo aver rubato il cane di Liz Taylor in un collegio in Svizzera. Successivamente, lavora per Elsa Schiaparelli, con cui non va particolarmente d’accordo.
Nei primi anni ’60 posa per Vogue, ma si annoia e va via da New York. Approdata a Parigi, diventa la musa di Yves Saint-Laurent. Yves vede nella donna quell’ideale di femminilità elegantemente sfuggente, fuori dalle regole e un po’ androgino. Ma la sua collaborazione con Yves Saint-Laurent va oltre le sfilate: ella comincia a disegnare modelli con il fidato amico e da un nuovo slancio vitale alle collezioni. Di lei Yves apprezza soprattutto lo spirato ironico che fa aleggiare nell’atelier e la sua lealtà come collaboratrice e amica, in cui vede una roccia a cui aggrapparsi. Ma Lolou non è così forte, reagisce in maniera estrema al rifiuto di un amante, poi sposa un uomo da cui ha una figlia, ma il loro è un matrimonio combinato e infelice.
Nonostante ciò, continua a donarsi alla moda, rendendo con i suoi modelli la donna sempre più libera nei movimenti, pur rimanendo estremamente felina. Diventa amante di Kenzo, notoriamente omosessuale, che la definirà in tutti i sensi “L’unica donna della sua vita”.
Lolou si ammala giovanissima di epatite e assume l’aspetto di “una quarantenne alcolizzata”. Con il suo nuovo aspetto decadente, attrae comunque una buona parte del mondo della moda. La malattia però la costringe sempre più a ritirarsi a vita privata. Muore a 63 anni di cancro al fegato.
La modella in minigonna
Twiggy Lawson, nome d’arte di Lesly Hornby, è stata la prima fra le modelle a indossare una minigonna. Famosa per la sua magrezza- da qui il nome Twiggy che significa ramoscello– Twiggy è una bellezza anticonvenzionale.
Nell’effervescente Londra degli anni ’60, Twiggy incarna l’ideale di rifiuto del mondo dei genitori.
Bella senza volerlo essere ostentatamente,quasi sgraziata, viso da adolescente, gambe chilometriche, trucco carico e occhioni. Sono questi gli elementi del suo successo. Se a ciò si aggiunge l’incontro fortunato con Mary Quant, che le fa indossare per prima la minigonna, si comprende perché sia un’icona.
Guadagnando circa 180 dollari al giorno, nel 1966 Twiggy entra a far parte delle modelle più pagate al mondo!
La venere nera
Gli anni ’80 e ’90 sono l’età d’oro delle modelle, si sa. Ma la regina delle modelle di quegli anni è Naomi Campbell. Una delle prime top-model dalla pelle scura, Naomi viene chiamata “La venere nera”.
Naomi debutta giovanissima. Nel 1988 è la prima donna dalla pelle scura ad apparire sulla copertina di Vogue Francia e poi UK, diventando punto di riferimento per le ragazze della black community.
Negli anni sfila per alcune delle più grandi firme: da Fendi e Versace a Ungaro e Dior. Naomi è stata a lungo a centro di scandali e gossip, ma nonostante tutto ciò è tutt’oggi una delle modelle più amate e richieste.
La prima modella curvy
Sophie Dahl-Nata Halloway- è una modella e figlia e nipote d’arte.
Grandissimi occhi azzurri, capelli biondi e bocca a cuore fanno di lei la tipica bellezza eterea. Ma Sophie si distingue per essere la prima modella curvy. Taglia 46, rotondità mostrate con orgoglio e fisico curvilineo, Sophie guarda dritta all’obiettivo e posa. Sfila orgogliosamente in passerella, aiutando ad aprire la strada a tutte le modelle curvy dopo di lei. Nel febbraio 2000 posa per Vogue Italia.
Oggi Sophie non è più considerata una modella curvy perché dimagrita e per una rivoluzione dei parametri nel mondo curvy, ma bisogna ringraziare lei se oggi tutte le donne possono sentirsi rappresentate nella propria fisicità dalle modelle.
Il primo angelo italiano di Victoria’s secret
Grandi occhi azzurri, gambe lunghissime ma soprattutto una bellezza estremamente raffinata. Bianca Balti, dopo aver sfoggiato in passerella i capi di Armani, Dior e Guarlain, nel 2005 sfila durante i Victoria’s secret fashion show.
Diventa così il primo angelo italiano del noto marchio di lingerie.
Nel 2017, dopo una gravidanza, Bianca ha provato nuovamente ad essere presa in passerella dal marchio, ma ha fallito.
La vitiligine in passerella come motivo distintivo
Winnie Harlow, occhi nocciola, labbra carnose e fisico longilineo, una bellezza folgorante. Ma la bellezza di Winnie è passata spesso in secondo piano a causa della vitiligine.
Nonostante i rifiuti e gli insulti, Winnie non si arrende e partecipa a America’s Next Top Model, venendo scartata a pochi turni dalla finale.
Winnie non passa però inosservata e dal 2014 è modella fissa del marchio Disegual.
Sopracciglia in passerella
Care Delavigne è una delle modelle più note degli ultimi anni.
Sguardo magnetico, contornato da due folte sopracciglia con cui Cara detta tendenza.
Poco dopo le sue prime apparizioni, le sopracciglia di tutti nel mondo diventano man mano più spesse e i suoi look imitati in ogni dove.
Cara prende parte a diverse manifestazioni e sensibilizza il pubblico della moda a temi legati alla sessualità e alla protezione degli animali.
Smagliature che bellezza!
Le smagliature sono uno degli inestetismi più diffusi. Le donne se ne vergognano, tentano in ogni modo di nasconderle. Creme, cremine, abiti lunghi che non le facciano intravedere: insomma, al bando le smagliature!
Questo accade perché le modelle che appaiono in passerella o sulle copertine dei rotocalchi sembrano perfette, senza difetti.
Per questo, Denise Bidot ha deciso di apparire sulle riviste senza l’aiuto di Photoshop.
Smagliature, maniglie dell’amore e cellulite in primo piano. Denise, modella curvy di noti marchi come Levi’s, non ha più intenzione di nascondere il proprio corpo. Dobbiamo amarci e non soccombere alle leggi imposte dagli altri. I nostri difetti fanno parte di noi, mostriamoli.E poi, chi dice che siano davvero difetti? Questo è il messaggio che la modella e regina dell’indossatrici curvy vuole lanciare.
Autore: Rosaria Scialpi