Oggi è la giornata mondiale dell’omeopatia. Una parola molto utilizzata ma che, spesso, non viene compresa nel suo vero significato. Proviamo, dunque, a fare un po’ di chiarezza sull’argomento.

L’omeopatia si basa principalmente sul curare l’equilibrio psicofisico delle persone. Questa pratica è stata studiata e poi, successivamente, teorizzata dal medico tedesco Samuel Hahnemann, a cavallo tra 1700 e 1800 circa.

Non si tratta di una scienza vera e propria, ma è in grado di curare tanto malattie semplici, quanto di più complesse.

Il suo principio è quello di stimolare il corpo del paziente a reagire.

Tale pratica, generalmente, si basa sul dover riportare l’equilibrio nelle persone e lo fa generalmente attraverso i principi attivi di alcune piante, a cui basterebbe una minuscola quantità di acqua per riavviare il nostro organismo.

Ad ogni persona corrisponde un determinato tipo di pianta, in grado di intervenire su ogni equilibrio interno, che sia psicofisico o meno.

L’utilizzo dell’omeopatia non è affatto semplice: affinché essa abbia un reale effetto, deve pur essere sempre seguita da un medico esperto. La poca efficacia, spesso dovuta proprio alla mancanza di questa figura di riferimento, ha portato ad un calo di popolarità in quasi tutti i Paesi occidentali. 

Curiosi di sapere come funziona una visita omeopatica?

  1. Nella prima parte, il medico omeopata è tenuto a fare molte domande al paziente (specifiche o meno) che gli serviranno a capire la persona che ha di fronte.
  2. Nella seconda, lo stesso medico si concentrerà sul corpo e sui sintomi che in quel momento il paziente avverte.
  3. In ultimo, il medico mira ad indagare e cerca di trovare attentamente i rimedi più giusti per aiutare il paziente, nella cura e nella gestione dei suoi malesseri. 

L’omeopatia, in una visione esterna, può sembrare quasi una pratica magica o di poco conto. Eppure, chi la utilizza, è soddisfatto e non accusa effetti collaterali.

Altri, invece, non credono nelle sue potenzialità e nei suoi effetti benefici e preferiscono, dunque, affidarsi alla medicina scientifica.

 

Fonti: http://www.omeopatia.org

Zalmab Jime Bronfman, Dialoghi con un omeopata, Salus Infirmorum, 2014. Articolo di Erika Franceschini

 

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