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Digital detox: quando spegnere il cellulare fa bene alla salute

Spegnere il cellulare, dedicando del tempo ad una digital detox, può migliorare la nostra salute.

Lo stress digitale è oggi sempre più frequente e l’uso dello smartphone, con le sue continue notifiche, ci distrae e ci deconcentra dalla vita di tutti i giorni.

Se da un lato il digitale è parte integrante della nostra vita lavorativa e non, il distacco da esso diventa sempre più difficile.

Controllare il cellulare come prima azione al mattino o scrollare tra i social come ultima attività prima della buonanotte, sono abitudini consolidate.

Eppure questo atteggiamento è causa di insonnia e perdita di concentrazione.

Uno studio del 2015, pubblicato sul Journal of Computer-Mediated Communication, ha esaminato gli effetti sulla cognizione, sull’ansia e sulla fisiologia di un gruppo di possessori di iPhone.

Durante l’esperimento, i partecipanti, impegnati nel completare due puzzle non potevano rispondere al cellulare che squillava.

Mentre il cellulare suonava, i ricercatori hanno registrato un aumento della pressione sanguigna e del battito cardiaco.

Gli stessi partecipanti poi, hanno dichiarato di aver provato in quella situazione, sentimenti di disagio e di ansia.

Ma l’ansia non è solo dovuta alle notifiche.

La paura di rimanere disconnessi dalla rete è infatti, secondo David Greenfield (professore di psichiatria all’Univeristà del Connecticut) una vera e propria fobia.

Più precisamente si parla di nomophobia, neologismo (nato dall’abbreviazione di no-mobile-phone) che indica appunto,il terrore di rimanere disconnessi dalla rete mobile.

Anche l’abitudine di camminare o di ascoltare l’interlocutore con un occhio sempre verso lo schermo, è definita da un neologismo: il phubbing.

Il phubbing (termine nato dalla fusione di phone e snubbing, snobbare, ignorare), indica lo stimolo a controllare il cellulare in maniera compulsiva e comporta isolamento dalla realtà e difficoltà di concentrazione.

Queste osservazioni sottolineano i potenziali effetti dei dispositivi sulla salute, nonché l’impatto che questo può avere sulla produttività.

La difficoltà a concentrarci su ciò che si sta facendo, rende infatti più difficile l’esecuzione di qualunque compito.

Conseguenza diretta, è solitamente un calo dei risultati sia nel lavoro, che nella vita quotidiana.

Una possibile soluzione, potrebbe essere quella di dedicare un giorno a settimana ad una digital detox.

Digital detox non significa necessariamente eliminare il digitale dalla nostra vita, ma più semplicemente, trovare la giusta misura di utilizzo.

Ma quali sono le buone abitudini da adottare, per questa digital detox?

Ecco qualche consiglio:

Disattivando le notifiche di app e social, possiamo facilmente ridurre il carico di distrazione.

Inoltre spostando queste applicazioni nelle schermate secondarie, alleneremo l’abitudine a non controllare lo smartphon troppo frequentemente.

Dedicando dei momenti a noi stessi, in cui rallentare la mente ed i pensieri.

Bastano pochi minuti e facili esercizi, come per esempio la respirazione quadrata.

Spesso il fatto di non essere facilmente raggiungibili, genera paure e ansie.

Si può facilmente ovviare al problema anticipando ad amici e parenti, la scelta di non essere online per un certo lasso di tempo.

O meglio, tornare alla sveglia tradizionale, così che il cellulare rimanga lontano dalla stanza da letto; evitando in questo modo che la consultazione dello schermo diventi la prima azione del mattino.

Fonti:

onlinelibrary.wiley.com

wikipedia.org/wiki/Nomofobia

psicologiacontemporanea.it

Autore: Valentina

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