In queste settimane si è svolta una gigantesca protesta in Piazza del Popolo a Roma, dove centinaia di studenti hanno manifestato contro le politiche di certi governi contro l’ambiente ed i cambiamenti climatici che da esse derivano: capitana di questa avventura pro vegan è stata Greta Thunberg.
Greta è una ragazzina svedese divenuta famosa in tutto il mondo per il suo continuo sciopero davanti al parlamento di Stoccolma proprio in difesa di queste scelte. Scelte che sono condivise oggi da tantissime persone in tutto il mondo.
Molti criticano questa manifestazione pensando sia una tattica per far soldi, altri ci vedono manovre politiche.
C’è chi addirittura pensa che tale protesta sia un piano della Russia per destabilizzare, indebolire l’Unione Europea, per guadagnarsi forse un più forte consenso.
Tuttavia c’è da dire che non servono queste proteste per far la differenza, qualcosa per il nostro pianeta nè esagerare in certe diete rendendole prive delle vitamine animali.
Greta può assumere tratti da spettacolo, a favore di televisioni per trasmettere un messaggio estremista che può danneggiare il vero scopo della sua missione.
Chi potrebbe, quindi essere un vero paladino della causa ambientalista-animalista senza esagerare nei suoi discorsi pubblici? Uno che usa il galateo ed il linguaggio appropriato.
Sembra impossibile ma ciò si deve ad una monarchia, quella inglese, in particolare a Sua Altezza il Principe Carlo di Galles.
Dal 2017, l’erede al trono (70 anni) è Renassaince Man, premio conferito dalla Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze a uomini con doti umanistiche.
Nel 1973, il rampollo Windsor ha deciso di praticare una scelta ambientalista convertendo il motore a benzina della Aston Martin donata dalla regina in un auto a vino.
Infatti il suo motore si attiva grazie ai derivati della produzione, nelle tenute gallesi, di vino bianco.
Anzi pare che proprio il principe abbia convinto Sua Maestà verso una politica verde. D’altro canto, la regina viene ricordata come amante dei cavalli più che delle autovetture.
Per il suo impegno verso la natura e gli animali è divenuto presidente del WWF del Regno Unito nel 2011 ed il suo regno è la fattoria Duchy Home, che negli anni è diventato anche un marchio economico.
Greta ha solo da imparare da quel gentleman di Clarence House.