Ormai in voga negli ultimi anni, la danza del palo fa parlare molto di sé e sebbene sia considerata da molti un ballo un po´troppo provocante, oggi la pole dance è riconosciuta come uno sport a tutti gli effetti.
E meno male! Volteggiare sul palo è uno dei modi più divertenti per rimettersi in forma, tonificare, aumentare la flessibilità e postare foto piene di share su tutti i social. Che tu sia uomo o donna, vecchio o giovane (persino i bambini possono ballarla!) questa danza è perfetta per chiunque: non tutti sanno, infatti, che non è necessario essere una modella di intimo per darsi a questo sport ma che gli unici requisiti sono costanza e un po´di forza di volontà. Inoltre é lo sport perfetto per chi ha sempre amato la danza ma non ha mai avuto il senso del ritmo sufficiente per scatenarsi sulla pista.
Ballare sul palo è tanto divertente quanto sfiancante: non è un caso che questa danza sia nata nei tendoni da circo nordamericani durante gli anni ´20 della depressione. Tra spaccate ed evoluzioni a testa in giù, richiede tantissima forza muscolare e una buona dose di coraggio paragonabili a quelle richieste ad un ginnasta. E soprattutto all’inizio non è per niente sexy. Chiedetelo a qualsiasi principiante: destreggiarsi su una pertica, se non sai come farlo, risulta decisamente comico.
Molti sono ancora convinti che parlare di poledance e di lapdance sia la stessa cosa ma non è affatto così. La differenza è molto semplice e sta sulla funzionalità del ballo. Se nella poledance si eseguono numero quasi acrobatici, nella lap dance ci si muove sensualmente per intrattenere un pubblico maschile. Non a caso il termine “lap” in inglese significa “grembo” e fa riferimento al contatto fisico prolungato tra la ballerina e lo spettatore. Nella pole dance, al contrario, non esiste alcun contatto se non quello con il palo e accidentalmente con il pavimento. Il perché, invece, delle culotte succinte e dei top poco coprenti lo dobbiamo alla fisica. Quanta più superficie del corpo aderisce al palo, minore sarà la possibilità di scivolare e garantirsi una facciata a terra con tutti i crismi.
E i tacchi? Proprio come ogni sport ha le sue peculiaritá, la poledance puó essere ballata con i tacchi. Alti, vertiginosi ma decisamente piú comodi di quelli che ogni tanto facciamo il sacrificio di indossare il sabato sera.
Ma la poledance è molto più di un fisico statuario che sfida le leggi della gravità.
È l’immensa soddisfazione di superare i limiti fisici che si pensava avere, di vedersi migliorare di volta in volta con la consapevolezza che il merito è solo tuo. È rialzarsi letteralmente da terra, prendere fiato e riprovare fino a farcela. È lo sport che chiunque non si stimi a sufficienza dovrebbe fare. Basta, infatti, una sessione di allenamento per rinnamorarsi di quel corpo che ti ha permesso di guardare il mondo sottosopra.
Autore: Morgana Meli