2 maggio 1519: esattamente 500 anni fa, nel castello di Amboise, in Francia si spegneva uno dei simboli del Rinascimento : Leonardo da Vinci. Una scomparsa che viene ricordata in tutta Europa con diverse manifestazioni.
Milano e Londra in particolare saranno al centro di un periodo unico tra storia arte fede e natura nel segno di Leonardo, con due mostre di pregio: una alla Queen’s Gallery e l’altra al Cenacolo Vinciano.
Sua Maestà la Regina ha infatti concesso al celebre polo museale milanese, che ospita il capolavoro di Leonardo raffigurante una delle scene più importanti e cariche di significato del Vangelo di Giovanni, di esporre i bozzetti dei dodici apostoli raffigurati nel celebre affresco, facenti parte della Royal Collection a Windsor.
Da essi si evince la meticolosa riflessione dell’artista in corso d’opera. Sono solo una parte dei 550 manoscritti di Leonardo di proprietà della Corona, il più grande insieme al mondo conservato intatto dalla morte.
Inoltre si renderà vita al monumento mancato: la statua equestre commissionata da Ludovico il Moro nel 1482 e distrutta nel 1499 da truppe francesi.
Ma in Italia diversi sono i musei aperti e gli eventi creati in occasione di questo anniversario così importante: a Firenze, ad esempio, la Galleria degli Uffizi ospita la mostra “Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci”
Londra invece si prepara ad una simultanea serie di mostre in tutto il paese con altri manoscritti di anatomia, paesaggio ed altro in cui vedere la mano esperta di Leonardo.
In particolare la Queen’s Gallery sarà al centro, grazie all’evento “Leonardo da Vinci : a life in drawing”: una serie di disegni del grande fiorentino sulle sue passioni, che normalmente non sono esposti al pubblico in modo permanente per ragioni di conservazione legate alla fragilità del supporto cartaceo
Un biglietto permetterà ai visitatori di conoscere l’animale al quale Leonardo era interessato, il cavallo, presso le Royal Mews, dal 24 maggio al 31 ottobre. Inoltre, durante il Cambio della Guardia, sarà possibile vedere una versione vivente del monumento sforzesco.
In tempi di Brexit, la possibilità di unire con l’arte l’Italia (UE) ed il Regno Unito è decisamente qualcosa di particolarmente importante perché, come ha ricordato la Premier May <<Non usciamo dall’Europa>>