Dagli anni ottanta a questa parte, la bandiera arcobaleno è diventata il simbolo indiscusso della comunità LGBT+. Sventolata con fierezza durante le manifestazioni del gay Pride, questo stendardo colorato nasce dalla fantasia di Gilbert Baker, attivista e artista americano, nel giugno del 1978. A commissionare questo importante lavoro fu Harvey Milk, il primo politico dichiaratamente omosessuale della città di San Francisco, morto assassinato nello stesso anno.
A differenza della bandiera della pace, l’emblema dell´orgoglio gay non presenta alcuna scritta e i sei colori su di essa sono in ordine speculare rispetto ai sette della prima (il rosso è in cima mentre il fondo troviamo il viola). Ogni tonalità ha un significato ben preciso e si riferisce agli aspetti cardine della simbologia della subcultura New Age da cui trae ispirazione.
Rosa: sessualità
Rosso: vita
Arancione: guarigione
Giallo: luce solare
Verde: natura
Turchese: magia
Blu: pace
Viola: spirito
Inizialmente i colori erano otto e comprendevano il turchese e il rosa. Quest’ultimo, in particolare, si riferiva alla tonalità con cui i nazisti indicavano i detenuti omosessuali nei campi di concentramento. Era, dunque, un modo per riappropriarsi di quel colore che per anni era stato emblema di dolore e sofferenza. Purtroppo avendo difficoltà nel reperimento di queste due stoffe, entrambi i colori sono stati eliminati ma il loro significato rimane parte integrante di questo simbolo di libertà sessuale.
La scelta poi dell´arcobaleno si rifá ai colori accesi più utilizzati nell’abbigliamento dalla comunità gay per distinguersi e riconoscersi. Inoltre quelli erano gli anni della famosissima canzone “Over the Rainbow”, colonna sonora del Mago di Oz, un vero e proprio inno all’amore e alla pace.
Solo in occasione del 25° anniversario della bandiera, Baker ha chiesto di rintrodurre l’originale ma senza successo. A partire dal 2015 il primo modello a otto colori è stato acquistato ed esposto al MOMA di New York.
Essendo un simbolo di uguaglianza diverse volte ci si è chiesti se non fosse opportuno inserire nuovi colori o nuovi dettagli che rendano sempre più inclusivo il suo significato. Si è, per esempio, pensato di aggiungere il marrone per indicare le diversità etniche, il bianco come elemento neutro per rappresentare l’intersessualità o ancora il nero per omaggiare le vittime portate via dall´AIDS.
Sebbene sia nata in occasione della prima commemorazione dei moti di Stenewall, tuttavia la bandiera arcobaleno oggi è un simbolo condiviso di speranza, forza e libertà di espressione che travalica le sue origini divenendo universalmente riconosciuta.
Autore: Morgana Meli