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Sapori dell’Europa dell’Est

Il mondo è bello perché è vario: diverse culture, lingue, religioni e modi di pensare.   Ma c’è una cosa che accomuna l’umanità intera secondo il motto: “e anche oggi la dieta si inizia lunedì”. Eh già, soprattutto se siamo in vacanza in Ucraina, Polonia, Ungheria o Repubblica Ceca.

Scopriamo insieme alcuni dei piatti tipici dell’Europa orientale per cui è lecito mettere in pausa la nostra dieta.

La Borsch ucraina

Ad aprire la classifica dei piatti più gustosi dell´Europa dell´Est è la madre di tutte le zuppe: la borsch con panna acida e barbabietole, che conferiscono il colore vermiglio alla pietanza (guai ad usare coloranti nella cucina di babushka!).

Oltre ad essere un piatto adatto ad ogni occasione, una borsch al giorno toglie il medico di torno dal momento che la barbabietola è un antiossidante, contiene ferro e sali minerali e in più rinforza il sistema immunitario.

Purtroppo per gli amici animalisti c´è una cattiva notizia: la versione vegetariana della zuppa si dipinge di verde ma ahimè, a discapito di pollo maiale o bue, che si ritrovano comunque a galleggiare tra le verdure.

 

La Mazurek polacca

In Polonia la vena artistica si vede soprattutto in cucina e precisamente nella Mazurek, torta solitamente sfornata a Pasqua e fatta essenzialmente di pastafrolla. Se è vero che i dettagli e gli accessori fanno la differenza su un abito, lo stesso vale per le decorazioni di questa torta: spesso e volentieri adagiati su uno strato cioccolatoso troviamo fiorellini, uccellini, agnelli, merletti di frutta candita e secca e tanti altri deliziosi richiami pasquali.

Insomma, una vera chicca da sfoggiare alle cene con i parenti che, abbagliati da questo capolavoro culinario, si scorderanno di chiederti del fidanzatino e del lavoro che ancora disperatamente stai cercando.

 

Il Làngos ungherese

Vi ricordate quando di pomeriggio si insinuava quel certo languorino e vostra madre vi consigliava di mangiare un frutto per placare la fame? Beh, dimenticatevi della mela o della spremuta di arance perché in Ungheria il frutto e la barretta ai cereali da 67 kcal vengono serenamente snobbati in favore del re degli snack e dello street food: il Làngos.

Si tratta di una frittella normalmente ricoperta di panna acida, formaggio grattugiato e verdure ma anche di salame (ça va sans dire ungherese) e prosciutto affumicato.

Questa focaccia strafritta spazzolata di acqua all’aglio non è certo consigliata prima di un hot date ma sicuramente dà gioia alle papille gustative di Ungheria e dintorni e ci induce a prenotare un biglietto di andata per Budapest e di ritorno per la palestra.

 

La Bramboračka ceca

Questa zuppa di patate racchiusa in una scodella di pane croccante è l’accompagnamento perfetto per una serata all’insegna del relax invernale: copertina, fuocherello, Netflix e appunto Bramboračka.                  

Dopo averla fotografata e postata su Instagram potrete gustare questa miscela di patate (Brambor in ceco), funghi, cipolle, carote, sedano, farina e burro mentre vi innamorate del castello “Pražský hrad”, del ponte Carlo e della piazza della Città Vecchia di Praga.                                                 E se non si mangia anche il pane si gode solo la metà.

 

Il Trdlnik di Praga

Meglio conosciuto in Italia come “manicotto di Boemia”, il Trdlnik è proprio la ciliegina sulla torticina di una bella gita ai mercatini di Praga.

Questo rotolo di pane dolce cotto sul fuoco e ricoperto di zucchero e cannella è il sogno proibito di qualsiasi persona che intenda fare uno sgarro al proprio regime alimentare ipocalorico e assaporare la vera cultura culinaria boema.

Sicuramente non arriveremo mai a saperlo pronunciare ma il Trdlnik è un must per tutti quelli che non sanno dire di no ad un irresistibile peccato di gola.

 

Virginia Ripani

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