Cosa bisognerebbe fare per aver un matrimonio che duri davvero “finchè morte non ci separi”?
“Io A, accolgo te B come mio/a sposo/a.
Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”
Che parole signori e signore. Frasi e parole che ogni giorno sogniamo di dire fin quando non arriva davvero il momento. Quel momento in cui realizzi che il sogno sta diventando realtà. Quel momento in cui hai un miscuglio di emozioni e sentimenti dentro che senti quasi il petto esploderti. Emozione, felicità, preoccupazione, ansia. Talvolta capita che a questo si unisca il timore.
Nel giorno del nostro matrimonio, può capitare che ti prenda il panico, la paura. La paura di non aver fatto la scelta giusta. La paura che l’uomo o la donna che stai per sposare non sia la persona giusta per te. Oppure la paura che tutto possa finire.
Certo i dati Istat, rilasciati nel settembre 2018 in cui viene dichiarato che negli ultimi vent’anni i divorzi si sono quadruplicati, ci fanno percorrere da un brivido lungo la schiena, facendo aumentare così la paura. Ci fa chiedere: Perché i matrimoni di oggi tendono a fallire? Cosa c’è di diverso dall’epoca dei nostri nonni? E soprattutto perché i loro matrimoni sono così duraturi e forti nonostante i tanti anni passati insieme? Quali sono i loro segreti?
Siamo andati in giro a chiedere ai signori di un tempo, i loro segreti. Qualora ce ne fossero. Vi riportiamo alcune delle risposte che ci hanno colpito di più.
1. Secondo voi quali sono i segreti per un matrimonio duraturo?
Ciro: l’amore con la A maiuscola, la pazienza ed il buon senso.
Imma: la voglia di parlare, sempre, anche quando tutto va male, la grande volontà di risolvere ogni problema, grande o piccolo.
Michele: il segreto? È il tempo. Dedicare del tempo al marito o alla moglie. C’è sempre tempo per le altre cose, ma quello per il coniuge all’improvviso finisce. Che fai poi dopo, quando succede? Avresti solo voluto avere più tempo.
Concetta: se ci si ama a vicenda si deve avere anche la voglia di far funzionare le cose, questo è il segreto.
2. Cosa non avreste mai perdonato al vostro coniuge?
Salvatore: Le bugie. Se mia moglie mi avesse detto bugie, forse, non l’avrei perdonata. A meno che non l’abbia dette e io non le ho scoperte.
Teodoro: Il tradimento. Bugie, inganno, infedeltà, mancanza di rispetto.. il tradimento include tutte queste cose.
Imma: le mani addosso. Un uomo che picchia la donna è solo uno squallido.
3. Perchè secondo voi i matrimoni di oggi tendono a fallire?
Claudio: non saprei dirti perché, forse oggi non si ha più la stessa pazienza di una volta e non ci si comprende più. Siamo diventati troppo egoisti. Tutti. Anche noi.
Felicia: Penso che sia per la mancanza di pazienza. Credo anche che la vita di oggi sia molto più stressante di quella della mia epoca. Oggi ci sono più preoccupazioni, più ore lavorative, più problemi e più pensieri. Queste cose rendono nervosi i giovani e con chi se la sfogano? Con chi li aspetta a casa, ovvio.
Ciro: E’ diventato troppo facile oggi giorno mandare tutto all’aria al primo ostacolo ed è un peccato perché ci sono i figli che ne soffrono. Bisogna insegnare loro che a tutto c’è rimedio, che con pazienza e amore si possono aggiustare le cose.
4. Qualcuno sostiene che la vita di oggi abbia troppe distrazioni e questo influisce in modo negativo sul rapporto, siete d’accordo?
Giovanni: No, se si ama davvero, le distrazioni le si lasciano alle cose o alle persone che non ci suscitano interesse. Le distrazioni le lasciamo fuori dalla porta di casa.
Salvatore: i giovani d’oggi passano troppo tempo con i telefoni, si mettono a tavola e mentre mangiano guardano il cellulare, si mettono a letto e guardano il telefono. Devono posare il cellulare. La sera devono mettersi a tavola e parlare tra di loro, di qualsiasi cosa si voglia parlare. Mettetevi a letto e fate l’amore e se non volete farlo, abbracciatevi.
I nostri nonni si sono sposati in un epoca in cui si aveva voglia di parlare, di chiarire e di comprendere l’altro. Un’epoca in cui i litigi si trasformavano in gesti d’amore che rendevano il rapporto di coppia ancora più forte.
È vero non c’erano tante distrazioni e la vita non era così stressante, come ha detto la signora Felicia, ma avevano la voglia di far andare bene il matrimonio a qualunque costo.
Quindi, abbiate sempre voglia di parlare, chiarire, confrontarvi, confortarvi, comprendervi, elogiarvi, litigare e poi fare pace. Abbiate voglia. Ovviamente, sempre che non ci siano dei motivi validi e forti dietro alla decisione del divorzio. Altrimenti, provateci, provateci e provateci. Sempre.
Annapaola Brizzi