Proseguiamo con le nostre interviste per conoscere il mondo della piccola e media Editoria Italiana
Questa settimana vi proponiamo l’intervista a Valeria Di Felice, titolare della CE “Di Felice Edizioni”
Dopo Aletheia e Underground?
Vi presentiamo quest’oggi una nuova realtà editoriale e lo facciamo tramite le risposte della titolare, Valeria, giovane donna intraprendente.
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Come definirebbe il Mondo dell’editoria italiana in questo momento?
Un’editoria troppo sbilanciata verso il business, e non verso la promozione della qualità di un libro. Un’editoria poco selettiva, sovrabbondante di titoli che toglie spazio ai buoni libri (che ci sono!) a favore di quelli disimpegnati e superficiali. In poche parole, un’editoria che non orienta, ma che è orientata. Da che cosa? Dall’oligopolio distributivo e da un pubblico di lettori sempre più indifferenziato e standardizzato.
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Ci parli un po’ della vostra CE . Come e quando è nata e quali sono le vostre caratteristiche peculiari?
La Di Felice Edizioni è nata nel 2010, con una forte vocazione per la poesia. Nel corso degli anni si sono aggiunti altri progetti editoriali aperti alla narrativa, alla musica e all’arte. Ma la caratteristica costante della casa editrice che ha contribuito a definire la sua identità nel tempo è l’interesse per la poesia e in particolare per la letteratura di lingua araba (di autori che vivono nel Mashrek e Maghreb) e per tematiche legate al mondo mediterraneo.
Nel 2015 abbiamo firmato un protocollo d’intesa con la Fondation Club Livre du Maroc a Fes (Marocco) e nel 2017 con l’Ambasciata palestinese a Roma.
In questi anni sono state tante le soddisfazioni: molti autori hanno ricevuto premi importanti: secondo premio al Camaiore (Scenari della mente di Dante Marianacci); proposta allo Strega (Zeta l’ultima della fila di Daniele Cavicchia); finalista al premio Viareggio (Naturario di Antonio Bux).
Molti libri sono stati recensiti o segnalati da importanti testate giornalistiche e di critica tra le quali «Il corriere della sera», «L’Unità», «Il Manifesto», «L’Avvenire», «Pen Club».
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Perché a vostro avviso un autore dovrebbe scegliere la vostra CE ? Qual è la vostra carta vincente?
La riconoscibilità, la fedeltà ai nostri progetti, la coerenza.
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Di quali generi letterari vi occupate? A cosa è dovuta questa scelta?
Romanzi, racconti e soprattutto poesia, perché crediamo fortemente nel suo valore culturale.
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Da autrice emergente che procedura dovrei seguire per contattarvi e proporvi il mio manoscritto?
Gli autori possono inviare gli inediti presso la sede della casa editrice. Prima di inviarli, consigliamo di prendere visione delle collane e dei progetti editoriali a cui siamo interessati per evitare una dispersione di energie. Di solito non prendiamo in considerazione opere già pubblicate attraverso il self-publishing o da altre case editrici.
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Che progetti avete per il futuro?
Continuare a valorizzare le nostre collane e aprirci di più alle letterature straniere e all’attività di traduzione.
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Dopo la selezione del manoscritto quali sono i passaggi precedenti alla pubblicazione e mediamente quanto tempo richiedono?
Dopo aver scelto il testo, proponiamo un contratto di edizione (non a pagamento) all’autore e se accetta procediamo con la revisione delle bozze, l’impaginazione, lo studio di un piano promozionale, ecc.
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Per sintetizzare, potreste definire la vostra CE con una sola parola?
Selettiva.
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Potreste descrivere con una breve frase le caratteristiche che cercate in un autore?
Un autore che abbia una scrittura matura e originale.
Grazie a Valeria per la disponibilità
Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito:
E in via del tutto eccezionale , vi mostriamo il volto della nostra interlocutrice: