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Costa Rica plastic free!

Plastica addio in Costa Rica.

Questo stato dell’America Centrale è uno dei più virtuosi al mondo in fatto di scelte ambientali.

Questo percorso è iniziato diversi anni fa e dal 2014 la sua energia deriva tutta da fonti rinnovabili. Gli ecosistemi delicatissimi e le risorse sono salvaguardate grazie all’uso di vento, sole, acqua e vulcani. La centrale elettrica di Reventazon, nella zona est del paese, è stata premiata quest’anno con il Blue Planet Award per la sostenibilità durante la sua realizzazione. Il suo progetto, infatti, rispetta tutti gli ecosistemi e non mette in pericolo animali già in via di estinzione

Dopo questo primo passo per la salvaguardia del pianeta, ora il Costa Rica ha deciso di essere plastic free dal 2021, già da due anni, infatti, si è deciso di abbandonare i prodotti usa e getta basati sul petrolio e sostituirli con altri fatti di materiale biodegradabile e riciclabile.

Plastica addio, come stanno facendo questo?

Molti penseranno a dei politici visionari e forse un po’ pazzi. In realtà il Costa Rica ha il supporto tecnico e finanziario delle Nazioni Unite. Un aiuto che tutti i paesi dell’ONU potrebbero avere. Esiste infatti un programma di sviluppo specifico per risolvere il problema dell’inquinamento ambientale dovuto alla plastica e al carbonio.

Il Costa Rica si contraddistingue già da decine anni per le scelte che lo rendono un piccolo paradiso, infatti dal 1948 non ha più l’esercito e ha convogliato quelle risorse nell’istruzione e nelle cure pubbliche che sono di altissima qualità. Insomma prima cultura e salute. A questo sommiamo il clima la forte biodiversità e la natura incontaminata a renderlo davvero perfetto.

In queste settimane, in cui l’ennesimo cetaceo è stato trovato morto su una spiaggia a causa della plastica, tutti i paesi dovrebbero prendere esempio dalla nazione americana.

Se vogliamo che l’immensa isola di plastica del Pacifico non aumenti e che i ghiacci dei poli non si sciolgano, dobbiamo fare scelte forti e definitive.

La scienza, da questo punto di vista può aiutare, infatti anche in queste settimane si è sentito parlare delle nuove scoperte in campo di stoviglie usa e getta: dalle cannucce che si mangiano in mais e riso, alla pellicola da buttare nell’umido. Scoperte che oltretutto spesso nascono nel nostro paese e che danno spazio ai nostri giovani cervelli.

Le scelte ecosostenibili potrebbero quindi anche essere alla base di ricerche che valorizzano la nostra università e la nostra industria.

Quando potremmo dire plastica addio in Italia e nel resto dell’Europa?

Articolo di Erika Franceschini

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