Di certo sarà capitato anche a te di sentir parlare del Kamasutra. Questo testo, uno dei più importanti della letteratura sanscrita e tradotto in inglese per la prima volta nel 1883, è il manuale per eccellenza in fatto di sesso.
Eppure l’antologia erotica più famosa al mondo è, a quanto pare, molto più di un libro illustrato delle migliori posizioni ma è una vera e propria enciclopedia sul rapporto amoroso descritto in tutte le sue parti.
All’interno del Kamasutra, che letteralmente significa “massime sull’amore”, si trovano infatti delle linee guida su come si debba gestire un rapporto di coppia dal corteggiamento, al matrimonio fino all’amplesso amoroso attraverso la realizzazione di 4 punti fondamentali che sono: il benessere (l´Artha), il desiderio e la passione (il kama), l´eticità (il Dharma) e la liberazione dalla materialità (il Moksha). Se è vero che il sesso viene, dunque, largamente contemplato è doveroso riconoscere anche che non sia il solo argomento all’interno del libro che è, a dir il vero, una testimonianza della società, cultura, politica ed etica dell’impero Gupta.
Non si tratta di un testo unico quanto di una serie di scritti riuniti in una sola opera tra il I e il IV secolo da Vatsyayana e diviso in 7 sezioni.
La prima parte è una disquisizione sull’amore in senso generale e sulle tipologie di donne. Il secondo volume, quello più conosciuto, illustra le 64 posizioni del sesso, 8 modi per 8 posizioni differenti. Ciascuna di queste è denominata con il nome di un animale che ne descrive l’intensità, la passione e la durata. Tratta, inoltre, di orgasmo, parafilie, preliminari, sesso orale e rapporti a tre. La terza sezione riguarda il corteggiamento fino al matrimonio ed è seguita da una quarta che si concentra sul ruolo della moglie. Nella quinta parte si parla di arte della seduzione. Mentre le ultime due trattano rispettivamente il rapporto amoroso extraconiugale e le tecniche per rinvigorire la potenza sessuale assopita.
Insomma, giá dall’indice questo testo, seppur non propriamente moderno, sembra essere una lettura antropologicamente affascinante e sessualmente avvincente. È interessante pensare che questo scritto ancora oggi sia uno dei più citati considerando non solo la sua distanza in termini storici ma persino la sua appartenenza ad una cultura piuttosto lontana da quella occidentale.
Però c’è da dire che il fatto che oggi non si senta il bisogno di scrivere un manuale per gestire la sfera passionale sia decisamente un sollievo. Certo, forse non per la parte che riguarda le immagini che comunque torna sempre utile, ma perlomeno in riferimento ai dettami riguardanti il ruolo della donna come moglie e come amante e la mancata contemplazione di un amore che non sia quello eterosessuale.
In ogni caso credo proprio che lo chiederò per il compleanno.
Autore: Morgana Meli