Il nido spesso viene preso in considerazione dai genitori, come un luogo in cui poter affidare il proprio figlio, e in quanto tale deve essere un’ambiente sicuro.
La scelta dell’iscrizione al nido va ponderata, come in ogni cosa vanno valutati i pro e i contro. In questo articolo vorremmo mostrarvi una panoramica al riguardo sulle cose considerare.
Il nido non è un “parcheggio” dove lasciare i propri bambini.
Se mamma e papà lavorano entrambi devono tener presente che ci saranno degli orari da rispettare, parliamo comunque di bambini piccoli che saranno in un ambiente nuovo e più esposti a malattie come influenza o febbre. In quest’ultimo caso occorre anche l’aiuto dei nonni ( o altri familiari o persone di fiducia come una baby sitter), nel caso debba stare a casa per qualche giorno e voi non potete congedarvi dai vostri impegni lavorativi.
I pediatri consigliano di iscrivere dopo i dodici mesi di età, perchè i bambini hanno fatto le prime vaccinazioni (nei nidi l’ammissione è vincolata ad i vaccini obbligatori). In alcuni casi è suggerita a ventiquattro mesi, ad esempio per patologie del bambino o nascita prematura.
Questo non vuol dire che non potete iscrivere anche nei primi mesi il bambino, ognuno ha esigenze diverse e decide su queste.
Proviamo a guardare al nido come un surplus.
Per i nostri figli il nido è un valore aggiunto all’educazione da noi impartita per loro. Vuol dire socializzare con altri bambini, imparare a condividere, giocare con altri bimbi, colorare, fare lavoretti; rapportarsi con la società.
Frequentare altri bimbi può spronarli nel linguaggio, aiuta voi genitori ad imporre delle regole ( mangiare seduto, lavare le manine), a rispettare gli altri ( ad esempio osservare il proprio turno). Li prepara alla scuola, perchè a tre anni inizia quella dell’infanzia.
Nel caso state valutando, o siete decisi ad iscriverli in questo periodo è possibile presentare le domanda per quanto riguarda quelli pubblici consultando i vostri comuni; per le strutture private ognuna ha un regolamento.
Tra le caratteristiche da esaminare nella giusta scelta del nido rientrano: quanti bambini ci sono per classe e quanti sono gli educatori; il metodo che seguono ( ad esempio il Montessori) in modo che possa combaciare con l’ideale educativo dei genitori.
Anche se all’inizio sembra strano lasciare il proprio figlio con degli “estranei”, è prevista una fase di inserimento al nido in modo che il bambino si possa abituare gradualmente.
Fonte: una mamma
Virginia Di Leone